Adios, Pipita

Adios, Pipita

Gonzalo Higuain lascia la Juventus, e vola a Miami per accasarsi all’Inter dove lo attende Matuidi. Higuain e la Juventus, la storia di un’operazione fallimentare.

Acquistato per 90 milioni dal Napoli (record come acquisto più caro della serie A, battuto poi da Ronaldo), il Pipita arriva a Torino come il bomber per fare il definitivo salto di qualità. Per diventare ancora più competitivi in Champions, a suon di gol. L’anno precedente al Napoli fece il record (36 reti), con la maglia della Juventus gioca due stagioni consecutive (2016-17 e 2017-18) per poi essere ceduto in prestito al Milan e al Chelsea. Fa ritorno nella stagione 2019-20. In tutto mette a segno 66 gol in 149 presenze.

Aldilà del numero di reti, il rapporto tra l’argentino e la Vecchia Signora sembra non sbocciare mai completamente, complice forse il carattere del Pipita, molto emotivo. Ad ogni modo il suo apporto decisivo manca, salvo qualche raro lampo come in Juve-Inter del 2018 o le due reti al Monaco in semifinale di Champions. Il bilancio di queste tre stagioni a fronte di quanto speso, non può che essere negativo. La Juventus fa una minusvalenza monstre e finisce per pagare circa 1.360.000 euro a gol le prestazioni dell’argentino.

Oggi, a 33 anni, rescinde il suo contratto con la Juve e va a giocare in Major League Soccer. I tifosi saranno sempre grati al Pipita per quanto fatto con la maglia bianconera, ma a guardarla bene questa operazione nel suo complesso dal punto di vista societario e sportivo, non può che essere derubricata come un grosso fallimento.

Gonzalo Higuain lascia la Juventus che si libera anche di un ingaggio pesantissimo (7,5 milioni annui netti), proseguendo nell’operazione di refresh, anche se sul chi lo sostituirà regna ancora la più totale incertezza. Non ci resta che salutarlo, tanti auguri Pipita, e grazie di tutto.