Juventus-Ferencvaros 2-1

Juventus-Ferencvaros 2-1

Dopo l’entusiasmante prestazione contro il (fragile) Cagliari, arriva un altro avversario sulla carta parecchio abbordabile per i bianconeri, il Ferencvaros al quale la Juventus ha fatto 4 gol in Ungheria. Stasera però sembra suonare un’altra musica, e pare di rivedere la Juventus con tutti i soliti problemi che spesso abbiamo visto in campionato contro le piccole.

Formazione diversa da domenica scorsa, vuoi per le assenze, vuoi per far riposare qualcuno. Difesa obbligata con de Ligt e Danilo centrali, Cuadrado e Alex Sandro esterni bassi. In mezzo c’è Arthur con McKennie, Bernardeschi e Bentancur, davanti Dybala e Ronaldo.

Bastano meno di venti minuti per evidenziare tutti questi problemi, pressing fatto male, imbeccate 3-contro-3, tanti errori tecnici e poco furore agonistico, così gli ungheresi segnano un gol che pur si avvale di una serie incredibili dei congiunture astrali (Danilo che scivola, un innocuo tiro sbagliato che carambola sul nostro difensore e diventa un assist perfetto, Szceszny che non prende una palla sparatagli proprio addosso). Dopo il gol la Juventus alza il ritmo e inizia a macinare il gioco anche se non sempre con lucidità e fluidità. Ci vuole il solito CR7 a inventare un gol bellissimo dei suoi per riportare il punteggio in pari.

A parte il tiro al volo di Dybala dopo pochi minuti, e il gol di Ronaldo, la Juve non ha prodotto altro, chiudendo il primo tempo con svariati tiri subiti (anche se quasi tutti ribattuti dai difensori) e ben 5 calci d’angolo. Comunque è chiaro che dietro si balla.

Nella ripresa la Juventus sembra voler spingere ma con risultati non esaltanti. Bernardeschi prende un palo e poco dopo Pirlo mette in campo Chiesa al suo posto, oltre a Kulusevski per McKennie, e Morata per Dybala. Dei nuovi entrati Morata fa capire una volta di più di che pasta è fatto, combina con CR7 con tunnel e assist, il portoghese si fa recuperare dal portiere dopo averlo dribblato. Ancora il 9 ben imbeccato da un esterno di Chiesa col contagiri, colpisce un palo al 75′. All’81’ entrano Ramsey e Rabiot per Bentancur e Arthur.

Serve un gol e la Juventus ci prova disordinatamente senza esito fino alla fine.Ci vuole un guizzo incredibile di Danilo & Cuadrado che portano Morata a segnarlo. La Juventus conquista la qualificazione in pieno recupero. Era la partita in cui Pirlo voleva continuità, in effetti c’è stata, ma con tutto quanto di brutto si è visto prima del Cagliari ( e della prima ora di gioco contro la Lazio). Ad oggi lo standard è questo, e i due episodi citati sono l’eccezione. Ancora una volta ci troviamo a dire che c’è tanto lavoro da fare.