Analisi tattica di Juventus-Spal

Analisi tattica di Juventus-Spal

Un 4-0 netto con una formazione fitta di giovani e ampio turnover, la Juventus archivia la gara conto la Spal abbastanza facilmente. Avversaria che ha comunque provato a impensierire la Juventus e pressare alto, ma ha anche offerto in questo modo molti spazi aperti che la Juve ha saputo sfruttare. Solitamente, come visto contro il Sassuolo, la fase difensiva dei ferraresi è fatta di due linee ben serrate e molto basse a creare densità e chiudere le linee di passaggio. Una fase di non possesso importante, per poi pungere in attacco con cinismo. La Juventus è riuscita ad annullare i pregi dell’avversaria grazie al buon lavoro del centrocampo e alla maggiore ricerca dell’ampiezza nella manovra voluta da Pirlo, e la buona pressione portata sul primo palleggio degli avversari.

La buona partita di Rabiot

Il francese è apparso trasformato rispetto alle ultime uscite, è stato molto bravo a velocizzare la manovra e aprire il gioco sul lato sinistro. Bella l’azione del coast-to-coast che porta al rigore. In tandem con Fagioli, i due hanno saputo dare dinamismo e qualità allo sbocco offensivo, il giovane con la qualità di palleggio e visione di gioco e il francese coi suoi break, con fisicità e buona tecnica.

…e quella pessima di Ramsey

Brutta prestazione invece per il gallese, apparso fuori dalla partita. Tantissimi errori, palle sbagliate e una forma fisica che sembra opaca. Spesso finisce per rallentare la manovra bianconera, il peggiore in campo con Bernardeschi.

Conferme per Kulusevski

Buona gara dell’ex-Parma, che si è mosso tantissimo su tutto il fronte offensivo, cambiando spesso posizione, come da lui stesso dichiarato tra primo e secondo tempo. Come sempre sprecone, impreciso e non lucido al momento dell’ultimo passaggio, resta tuttavia prezioso il suo lavoro nell’aprire gli spazi ai compagni, e trovare soluzioni per oltrepassare il muro difensivo avversario. Meritato il gol sul finale, anche se grazie a uno svarione dei difensori della Spal.

I giovani

Da elogiare la prova dei giovani in campo, Dragusin, Frabotta e Fagioli. Il difensore ha perso qualche pallone ed è stato un po’ impreciso, ma va anche detto che spesso si trova largo a sinistra, non proprio il suo ruolo più congeniale. Fagioli invece, che ha agito come mediano accanto a Rabiot, ha impostato molto bene il gioco e toccato molti palloni, sotto l’occhio attento di Pirlo che non ha mancato di fornirgli suggerimenti durante tutta la gara. Grazie al suo lavoro, la Juventus ha potuto tenere palla e uscire bene dal pressing avversario, trovando la strada per la trequarti. Anche Frabotta, in gol con la maglia della Juve per la prima volta, ha offerto una buona prestazione, soprattutto sul fronte offensivo nella sua fascia di competenza. La Spal non era certo un’avversaria di prima fascia e faticava nel difendere a destra, ma è stato comunque bravo il terzino a spingere costantemente e farsi trovare sempre pronto.

Anche questa gara sembra aver mosso qualche passo in avanti, nonostante l’avversaria fosse inferiore, va ricordato che in Serie B la Spal è terza per precisione nei passaggi (81.6% di riuscita), ha un possesso palla medio del 52.6% (6° posto in Serie B), ha una media dei tiri in porta pari a 1.4 a gara, ed è terza anche per numero di palloni recuperati nella metà campo avversaria. Ha fatto 10 clean-sheet su 19 gare, migliore squadra in B col Monza in questo dato. Sono tutti numeri utili a capire il loro atteggiamento costruttivo unito a buone qualità tecniche, quindi era importante per la Juventus approcciare bene il match e non sottovalutare l’avversario.