Le pagelle di Inter-Juventus

Buffon 6: mezza papera sul gol di Lautaro, mezzo miracolo su Darmian.

Cuadrado 6.5: sempre attento dietro, bravo quando palleggia e spinge davanti. Prende anche il rigore.

Demiral 6: non una buona gara del turco, molle nell’azione del gol, un intervento killer sulle trequarti avversaria che costa un giallo (quasi arancione). Migliora col passare dei minuti e salva anche un gol fatto.

De Ligt 6.5: in ritardo su Lautaro, gli lascia la palla-gol. Per il resto della gara torna il solito cyborg. Sale a pressare, accorcia bene in avanti, chiude tutto dietro.

Alex Sandro 5: ancora fuori condizione il brasiliano. Fatica in avanti e soffre dietro. Colpevole su Barella in occasione del gol.

McKennie 6: niente di speciale oggi l’americano, ma importante per l’equilibrio della squadra (89′ Chiellini: s.v.)

Bentancur 6.5: una prima frazione di gara di ottimo livello, imposta, si smarca, lotta. Un brutto errore su Sanchez che poteva costare molto caro. (75′ Arthur 6.5: entra bene e fa tutto quello che deve fare: tenere palla, far respirare la squadra, prendere qualche fallo).

Rabiot 6.5: se la cava il francese, che contro Barella e Vidal ci mette fisco e tecnica. Molto sicuro e reattivo, gioca spesso di prima e velocizza l’azione. Attento anche in copertura.

Bernardeschi 5: no comment. (69′ Danilo 6: mette un po’ ordine a destra, tiene palla e aiuta i compagni.

Ronaldo 7: decisivo come non succedeva da un po’, infallibile dal dischetto e poi rapace su Bastoni. Trascinatore, carica i compagni e li chiama al pressing, poi continua anche dalla panchina. (75′ Morata 5.5: anche lui ancora non in condizione, sbaglia molti controlli, cosa che di solito è un suo punto di forza).

Kulusevski 6.5: nel primo tempo fa un lavoro fondamentale su Brozovic. Lavoro meno appariscente, ma importantissimo. (89′ Chiesa s.v.)

All. Pirlo 6.5: continua la crescita della squadra che fa un primo tempo eccezionale ribaltando la partita. Il calo del secondo tempo non è una buona cosa, ma la buona notizia è che la squadra acquisisce solidità e impara a soffrire. Certo, forse un po’ troppo, ma oggi va bene così.