Gli esterni secondo il Gasp

Gli esterni secondo il Gasp

Intervistato da Sky Sport nel post partita di Verona-Atalanta dello scorso 21 Marzo 2021, l’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha fatto una disamina del rendimento delle squadre italiane in Europa che ha dato spunti molto interessanti e argomenti da dibattere. Il giornalista chiede al tecnico cosa manca alle italiane per essere competitive in Europa, questa è la sua risposta:

«È un discorso lungo e difficile. Dobbiamo prendere atto che all’estero facciamo fatica. Ci sono squadre preparate sul piano atletico e tecnico. La tattica per noi è una componente che ci tiene in piedi, dobbiamo crescere in tutti gli altri aspetti».

Ossia, delle tre componenti fondamentali del calcio (tecnica, atletismo, tattica), il calcio italiano ne possiede solo una.

Gasperini, poi, continua e pronuncia la frase più interessante : «Anche nei criteri di valutazione dei giocatori. Ci sono alcune caratteristiche che nel calcio italiano fai fatica a trovare, come gli esterni veloci a tutta fascia. Nel nostro campionato non sono tantissimi».

Ossia, in Serie A scarseggiano calciatori di livello europeo nel ruolo di esterno a tutta fascia.

Ecco, dunque, spiegata la ragione per cui l’Atalanta ricerca e seleziona calciatori con determinate caratteristiche fisiche-atletiche: calciatori di fascia molto alti per il ruolo, dinamicissimi, con grande resistenza allo sforzo, che amino l’allenamento ed esser allenati, naturalmente portati al contatto e contrasto, che amino puntare l’uomo e osare il dribbling. Per contro, giocatori che prediligano andare alla conclusione rispetto al cercare il fondo per il cross, avendo bisogno di un buon turnover per conservare brillantezza atletica.

Letteralmente impietoso il confronto economico tra il costo del cartellino dei calciatori selezionati e acquistati dall’Atalanta con quelli delle altre società italiane. Un calciatore dell’Atalanta costa 4.6 volte meno che un calciatore di pari ruolo in Serie A! Confesso che molte, moltissime volte si era dato grande merito solo a Gasperini per la sua capacità innegabile di plasmare e far esprimere ad alto livello calciatori sconosciuti al pubblico (forse anche a molti addetti ai lavori).

Ma ora le sue parole mi hanno spinto a una grande riflessione e a una analisi delle statistiche della Serie A, che evidenziano come il suo lavoro sia certamente efficace, ma raggiunge alti livelli grazie ad un minuzioso lavoro di scouting volto a scovare le citate qualità innate dei calciatori, che permettono poi di ottenere attraverso un allenamento metodico ed una preparazione atletica durissima, grandi risultati sportivi.

Il binomio allenatore-direttore sportivo all’Atalanta ha raggiunto una simbiosi magnifica con Gasperini e Sartori. Resta da constatare, infine, come la ricerca di talenti adatti al gioco sulle fasce dell’Atalanta non abbia ancora individuato calciatori italiani, ma questo è un altro discorso ancor più profondo che dovrebbe partire dal sistema di insegnamento calcistico e selezione giovanile ove, evidentemente, non vengono ricercate, allenate e migliorate questo tipo di qualità.

Ferrante