Endgame Juventus-Napoli 2-1

Endgame Juventus-Napoli 2-1

La Juventus vince [eh già!] una partita con merito [eh sì!] giocando bene [proprio così!] soprattuto nella prima frazione di gara. Sembra tutto abbastanza incredibile eppure è accaduto davvero. Uno scontro diretto di importanza fondamentale per tenere il punto sul posizionamento in Champions, il solo e fondamentale obiettivo dei bianconeri in Serie A. Si è probabilmente evitato il peggio, una sconfitta (ma probabilmente anche solo un pareggio) avrebbe significato sprofondare in un territorio davvero ostile e denso di difficoltà. Non sarà comunque una passeggiata da qui alla fine, ma per lo meno la Juventus si affranca momentaneamente da ben più grandi patemi.

Le note positive sono l’approccio aggressivo e (una volta tanto) non-sbagliato al match, la prestazione di livello del miglior giocatore della Juventus (Chiesa) e il risultato. Le negative un po’ le solite, una Juventus sprecona che non chiude la gara nel primo tempo esponendosi poi a rischi, alcune amnesie difensive di troppo e qualche prestazione di qualche singolo che proprio non vuol saperne di migliorare. Pirlo sembra aver virato su un 4-4-2 scolastico, senza più nemmeno il terzino volante, ma probabilmente quello che di importante ha fatto oggi è stato salvare la sua panchina, oltre a portare la Juventus in una posizione di classifica meno preoccupante. Quindi per oggi tutti allegri e il calcio che torna semplice.

Poche storie quindi, se la nave imbarca acqua c’è solo da metterci delle toppe per non farla affondare, e questa è forse la prima. C’è solo da augurarsi non sia l’ennesimo fuoco di paglia, l’ennesima buona e incoraggiante gara cui seguono imbarazzanti amnesie e conseguenti punti gettati al vento. Nella situazione dei bianconeri c’è poco da andar per il sottile, servono punti e ne servono tanti, per scongiurare un finale di stagione che da deludente potrebbe trasformarsi in tragico. O magari è l’inizio di un nuovo corso, ma sarebbe il ventesimo nuovo inizio della stagione, e quindi a crederci, non ce ne vogliano, si fa un po’ fatica.