Le pagelle di Juventus-Napoli

Le pagelle di Juventus-Napoli

Buffon 6,5: decisivo nel secondo tempo, tiene a galla la Juve e il risultato.

Danilo 7: con Chiesa è il migliore della stagione, e i due sono guarda caso i migliori anche stasera. Un cross perfetto per Ronaldo che meritava miglior trattamento, poi gara solida da terzino destro, converge bene a centrocampo.

De Ligt 6: parte piano ma chiude in crescendo, un po’ in affanno su Insigne ma di testa non sbaglia mai. Un intervento su Osimhen che vale un gol.

Chiellini 5,5: fa bene fino all’ingresso del nigeriano che lo mette in crisi. Ingenuo sul rigore, ma la parola ingenuo si può dire per un 36enne?

Alex Sandro 5,5: tutto sommato copre le sgroppate di Chiesa, ma sempre a fasi alterne. Attacca e stacca la spina in modo randomizzato.

Cuadrado 6-: spreca tantissimo stasera, fa benino da tornante ma male quando attacca, che dovrebbe essere la sua specialità (69′ McKennie 6: niente di che, ma aiuta la squadra a contenere il finale).

Bentancur 6,5: un assist e una gara buona, iniziata un po’ sonnecchiando ma poi ripresa col passare dei minuti.

Rabiot 6,5: anticipa e riparte bene, spesso va lui a impostare e ci mette il fisico nel zone di campo in cui è necessario.

Chiesa 7,5: irresistibile. Destra, sinistra, in mezzo, dribbling, cross, assist, tiri, e tanta ma tanta corsa. Si potesse replicare, saremmo primi (80′ Arthur: sv).

Morata 5: il giocatore della prima parte della stagione è scomparso lasciando il posto a questa sgraziata versione. (69′ Dybala 7: entra e fa il gol partita, bene così, ma è davvero troppo presto e troppo poco per capire in che condizioni sia).

Ronaldo 6: un errore inconcepibile all’inizio, poi un gol facile facile sul cioccolatino di Chiesa. Si porta a 25 centri in campionato e supera Romario nella classifica dei cannonieri di sempre. Tanto è questo che conta, no?

Pirlo 6-: per il momento resta dov’è, la cosa buona è però che per la prima volta non abbiamo dovuto rivedere il solito approccio sbagliato. Ritrova una buona Juve nella semplicità, una squadra che pare finalmente compatta e più ordinata. Peccato per gli sprechi che hanno reso il secondo tempo complicato.