È solo l’ennesimo capitolo di questa storia, la storia della Juventus 2020/2021. Una storia sbagliata, avrebbe detto De André. Sì, perché quando tutto è sbagliato, poco conta se riesci a combinare qualcosa di buono, alla fine paghi tutti i tuoi sbagli, direbbero i Subsonica. Sono in vena musicale, chiedo perdono, ma il mio rimpianto di oggi è non aver visto il Gran Premio di Imola, mi sarei divertito senz’altro di più. Va bene, andiamo a noi.
Questa è la Juventus, questa è la sua dimensione quest’anno. C’è poco da girarci intorno. I dettagli fanno la differenza, e anche quando si cerca di mettere insieme una prestazione appena sufficiente, se poi i passaggi vengono ribattuti o sporcati, gli stop si allungano, le ultime scelte si sbagliano, i duelli si perdono, è così che va a finire. I dettagli fanno di questa Juventus una squadra da lotta per la Champions invece che di lotta per il vertice.
Le cose buone di questa Juventus passano tutte per due o tre giocatori, che quando mancano o non girano come si deve tutto si mette male. E persino quando girano, si fa una grande fatica. La Juventus ha disputato un primo tempo tutto sommato buono, provando più volte a colpire l’Atalanta che però si difende bene. Nel secondo c’è il solito approccio molle e gli avversari conquistano molto campo, ma la partita è rimasta in equilibrio, anzi a tratti pareva sbilanciata più’ verso i bianconeri.
Ma serve a poco quando poi i dettagli sono tutti fuori posto, e quando l’Atalanta, dopo aver speso una serie infinita di cartellini, va in vantaggio con un tiro con deviazione incorporata, c’è poco da recriminare. Sì d’accordo, ai punti non si meritava di perdere ma questa non è boxe, è calcio, e se non fai mai gol contro avversari forti, poi rischi di prenderlo. Ed è inutile mettersi a cercare alibi, le assenze o la sfortuna, le cose non girano da otto mesi, e si capisce perché.
Toccherà continuare a soffrire fino all’ultimo minuto di questo campionato, per cercare di raggiungere un quarto posto che sa molto di terno al lotto. Il presente della Juve è questo, e aldilà di tutte le meste dichiarazioni di circostanza cui assisteremo dopo il match, c’è solo da sperare nel futuro, nella prossima stagione sì, ma anche in questa sera dopo il posticipo, perché la Juve potrebbe ritrovarsi quinta.
