Perché non cambierà niente

Perché non cambierà niente

Piccolo dizionario per l’uso di questo testo:

Pera: Fabio Paratici
Il Biondo: Pavel Nedved
Occhio di Falco: Giuseppe Marotta
AA: l’agente (poco) segreto e presidentissimo megagalattico, detto anche il Re Sole, Andrea Agnelli
Capello Scintillante: Andrea Pirlo.
Pennellone Er Kan: il fratello di Lapo, quello col grano, Mr John Elkann.
Giambions: Champions League, quella della musichetta.
Inda: i cartonati di Milano, gli acerrimi nemici, quelli che hanno venduto l’anima ai cinesi, insomma l'Inter. 

Capitolo I – Prologo

C’era una volta una coppia di nome e di fatto che lavorava all’ombra della Lanterna. Il dinamico duo composto da Occhio di Falco e Paratici. Lo scintillante Dg della Samp si prendeva tutti i meriti, mentre l’oscuro aiutante restava nell’ombra. I due si fanno notare in quel di Torino dopo aver portato la Sampdoria in Giambions. E vai col liscio, li ritrovi sotto la Mole. I primi tempi sono duri, il denaro scarseggia e Occhio di Falco e lo sconosciuto Paratici non galleggiano. Sono i tempi di Krasic e Motta e del compagno di merendine, l’ispettore Del Neri, che viene imbarcato su un bastimento carico di parole sconosciute.

Poi arriva la genialata, AA decide di farsi uomo e di prendere il grande ex, uno con due palle mostruose. Sembra che il tempo non sia passato, che calciopoli non sia esistita, si torna ai fasti di un tempo. Massacriamo tutti per tre anni. Ma il salentino furioso non è felice, lui vuole questo giocatore, vuole quello, e gli dicono che arriveranno, ma non arrivano mai. Allora succede il patatrac e lascia. Lesa maestà, non verrà mai perdonato. Al suo posto l’allegrone amoroso che entra in punta di piedi e carico di verdure varie alla presentazione. Con lui cinque scudi e due finali.

Capitolo II – La revolución

Nel frattempo al presidentissimo viene offerto nientepopodimenoché il grandissimo Cristiano Ronaldo. Occhio di Falco non è convinto e lo dice, il padroncino lo caccia. Al suo posto colui che fino a quel momento era rimasto muto e quello che al massimo aveva presenziato ai sorteggi Uefa. Si costituisce una nuova coppia: la BP, ovvero Biondo-Pera. Uno è il vice di Agnelli, l’altro il vice del grande ex, mandato a risollevare le sorti dell’Inda, perché un campionato non competitivo non vale una mazza. Ma la neonata BP non vedeva l’ ora di mettere a segno il primo grande colpo e non si tratta di avere un concerto di Shade alla J-Disco, la loro roccaforte ricreativa e terreno di caccia.

Il grande colpo è rompere il legame fraterno tra l’allegrone e il presidente con tanti saluti. E al suo posto? Beh ci vuole il calciospettacolo, mettiamoci Sarri, il grande nemico del toscano defenestrato. Sarri piace subito ad AA, i due si rispettano, vestono dallo stesso sarto (l’Adidas) e usano lo stesso linguaggio colorito (da chi avrà imparato il presidente-fighetto a dire co…ne se non dal tosco-napoletano?). Nonostante i molteplici punti in comune, la storia non dura, lo Scaccolatore di Sapri ha un bel biglietto di sola andata scritto in fronte, già a Marzo.

Capitolo III – Tricologia

Ma veniamo ai giorni nostri. AA ha una bella Pirlata in mente, il Pera che ormai parla anche se non in maniera brillante, si oppone, si va allo scontro. Il Pera ha una fronte alta, spaziosa, ma AA ha il vantaggio di avere un paraurti monocigliare. Vince il padroncino e il Pera nonostante il mal di testa da guerra delle fronti, non se ne va. Non si conosce l’opinione del misterioso vicepresidente a riguardo. Il resto è storia e se ci riferiamo alle conferenze stampa di Capello Scintillante ai frutti di bosco di Garnier, il resto è noia. Balsamo alle pesche ne combina di tutti i colori, il Biondo tira calci ai cartelloni, insulta l’ arbitro. Il Pera continua a passare il tempo al telefonino per pompare di plusvalenze il bilancio.

La vita è adesso, e la Giambions sembra un percorso ad ostacoli. Allenatore incapace, squadra allo sbando e almeno metà con le valige in mano, società che mai ha gestito i giocatori e l’allenatore, presidente che si vede col bello di Livorno, il re del gabbione, per due volte in una settimana. Che succederà? Prevedo poco, a parte un corposo ridimensionamento della squadra. Il Biondo resta, il Pera resta, Pirlo resta se si qualifica per la Giambions, cosa che non succederà, e quindi ciao ciao. E perché la BP non verrá cambiata? Perché il Re Sole non vuole un Marotta, non vuole un Carnevali, non vuole un Marino, gli farebbero ombra, così come Lippi. Lippi era l’alternativa a suo splendore nel caso fosse andato in Ferrari, ma quest’anno di insuccessi costerà caro all’Agnellino Rampante.

Capitolo IV – Gran finale

Chi spera nell’intervento di Pennellone Er Kan per un reset totale, temo che resterà deluso. A John va benissimo che AA stia alla Juve, e se per un po’ non vince niente è ancora meglio. Per la nostra gioia il prossimo sponsor di maglia della Juve sarà il Maalox. Ovvio che colpi di scena non sono esclusi e la perdita di 80 milioni della qualificazione alla Giambions, sarebbe un colpo per chiunque. Poi c’é la variabile delle Desperate Housewives of Turin, la moglie di AA, la moglie di Buffon, la moglie di Storione (l’ex portiere) e tutte le altre signore che sembrano aver voce in capitolo. E non dimentichiamo la stranamente silenziosa Procura di Perugia. La Juve è la storia di un grande amore, ma più che Via col Vento sembra Anche i Ricchi Piangono.

Grazie a tutti i gentilissimi e pazienti lettori. Sempre e per sempre, forza Juve!

di Juvehigh