Endgame Juventus-Inter 3-2

Endgame Juventus-Inter 3-2

C’è poco da fare, batterli è sempre bello. Ha proprio un sapore speciale, diverso da tutto, anche se annacquato come quest’oggi. Annacquato dal fatto che sono venuti a Torino con lo scudetto in tasca, dal fatto che forse non andremo comunque in Champions, e la vittoria è quindi inutile, fatto sta che al gol di Cuadrado ho esultato come se avessi vinto la Champions. E la presenza di Antonio Conte su quella panchina e Beppe Marotta in tribuna, accresce quel piacere.

Ancor di più contro un arbitraggio ai confini della realtà, un rigore discutibile, un’espulsione del tutto campata in aria e un gol dubbio concesso ai nerazzurri. Magra consolazione si dirà, ma in un’annata così storta non resta che aggrapparsi ai dettagli, a questi piccoli piaceri, e aver battuto i neocampioni (suona orribile solo pronunciarlo) stasera e con un bilancio stagionale che resta favorevole alla Juventus, è uno di questi. Con buona pace di Beppe & Antonio.

Resta il profondo rammarico di non essere stata capaci di restare in gioco un po’ di più in questo anno di Serie A, perché francamente e al netto di tutte le palesi difficoltà di questa squadra, sarebbe bastato davvero poco per stare in tutt’altra posizione. Ma il calcio e lo sport in genere, è sempre questione di poco, pochi centimetri o pochi millesimi di secondo, e se siamo questi, questa è la posizione che ci compete. Ci resta questa Juventus affatto bella, ma oggi si è intravista un po’ di sana rabbia e cuore.

Pur malconci, malridotti, brutti ed emaciati, portiamo a casa tre punti che potrebbero voler dire tutto. Oppure niente. La fine del ciclo è servita, la fine del torneo quasi, ancora una domenica e sapremo quale sarà l’epilogo, ma nel mezzo c’è una Coppa Italia da giocarsi e da provare a vincere a tutti i costi. In fin dei conti, varrà poco o varrà tanto, varrà nulla ai fini delle nostre sorti, ma sono più che felice di questa vittoria. Che andassero a decidere il destino di qualcun altro.