Endgame Napoli-Juventus 2-1

Endgame Napoli-Juventus 2-1

È durato poco. Breve l’illusione dopo il gol di Morata che la Juve potesse portarla a casa col pullman. Breve è stata l’illusione che Max Allegri non fosse Max Allegri e potesse cambiare qualcosa rispetto alla sua ultima Juventus. Breve l’illusione che Kean fosse il sostituto di Ronaldo nei cuori dei tifosi delusi e traditi dall’addio del portoghese. Breve è diventato forse il campionato di questa squadra, che fatico a definire tale, che fa la bellezza di un punto in tre partite.

Quel che pesa di più però, è la constatazione della situazione drammatica in cui versa la Juventus Fc, nove volte campione d’Italia. Consecutive. Senza uno straccio di idea, si presenta a Napoli trovando di fronte una squadra che infine appare davvero modesta, ma fa il suo. E anche l’alibi degli assenti lascia il tempo che trova, anzi semmai evidenzia i gravi errori di una dirigenza che attrezza una squadra con Pellegrini. Se Bernardeschi è il meno peggio, è la fine del mondo.

E se il Napoli è quel che è, ma ci è comunque superiore in tutto (specie nel secondo tempo), ci pensano Sczesny & Co. a fare il resto. Ma continueremo a suonare la stessa musica, suoneremo ancora mentre la nave affonda. È ancora il caso di ripetere che Allegri è l’uomo giusto al posto giusto per riavviare un ciclo? E che la squadra è competitiva in tutti i reparti? Che gioca per vincere tutte le competizioni a cui partecipa?

Non sarebbe invece onesto una volta tanto raccontarci la verità, come si fa tra persone adulte e responsabili? Un avvio più disastroso era difficile imaginarlo, ma il problema è che tutti abbiano la sensazione che non sia finita qui. Che possiamo fare peggio, specie nell’immediato dove ci aspettano sfide difficili mentre sembriamo un gruppo di cinquantenni che si vedono la prima volta per una partitella a calcetto. Forse è un anno di ricostruzione, dopo numerosi altri passati a nascondere la polvere sotto il tappeto.

Forse era tutto calcolato e previsto. Tentiamo di arrivare quarti (ma ci arriviamo?) un anno o due e nel frattempo rivoluzioniamo affidandoci ai giovani e smaltendo gli errori e le zavorre del passato. Sperando nella fine della pandemia, e nella risurrezione economica. Facciamo i gironi di Champions per prendere due spicci e restare attaccati al treno europeo anche se sembra un Freccia Rossa mentre noi stiamo su un’automotrice a vapore. Ma se è vero, e se così fosse, che qualcuno ce lo dica.