Certo la classifica dice solo una cosa: game over. Game over, fine dei giochi, endgame come dice il titolo di questo pezzo. Due punti, e dietro di noi solo Cagliari e Salernitana, è l’impietosa realtà dei fatti. Ma c’è un ma, anzi più di uno. È stata forse la partita meglio giocata, nel complesso, dalla Juventus in questa stagione, con spunti interessanti e un piglio che pareva persino poco allegriano.
Un primo tempo magistrale in cui l’unica pecca è il mancato raddoppio, ritmi molto alti, pochissimi errori e una difesa che ha subito poco o nulla il Milan. Bianconeri che riescono a costruire diverse occasioni da gol. Un secondo tempo in cui la partita si spezza come le squadre, molti falli (a proposito, qualche cartellino forse sarebbe stato utile a spegnere gli animi) con un Tomori che ha menato come un fabbro medioevale.
Buoni i movimenti dei centrocampisti e i continui cambi di posizione che disorientano il Milan, alcuni giocatori in grande spolvero, su tutti Alex The Revenant Sandro, Morata e l’immancabile Cuadrado. Tutto questo non è servito a portare a casa i tre punti e la prima vittoria in Serie A, e quindi volendola vedere cinicamente la Juventus è in profonda crisi. Uscirne sarà un processo lento e difficile.
Una parola sui ggiovani: i vecchietti Morata e Dybala fanno una gran gara finché in campo, finché non ne hanno più, lo stesso fa Cuadrado. I nuovi entrati, Chiesa, Kulusevski e Kean (23, 21, 21) hanno fatto poco e male. E se Chiesa ha l’alibi del rientro dall’infortunio, Kean e Kulusevski no, e da loro ci si aspetterebbe che mangiassero il campo. Il primo ci prova ma è disordinato e arruffone, il secondo sembra uno zoppo.
Vi avviso infatti, rompo gli indugi e mi schiero definitivamente sullo svedese: è un pacco. Mi scuso coi suoi estimatori ma dopo un anno e due mesi di studio (per la verità senza risultati eclatanti), una posizione bisogna pur prenderla. E delle due l’una, e per me è quella lì. Sì è giovane, sì Pirlo lo ha rincoglionito facendolo giocare ovunque, sì con la nazionale ha giocato benissimo. Ma è più goffo di Pippo di Walt Dinsey e fa più falli di Chiellini e Bonucci insieme. Va’ a vedere che sui ggiovani ha ragione Max?
Ad ogni modo, sarà l’anno in cui arriveremo quinti o peggio, è la transizione, e un prezzo lo si paga, ma stasera sul piano del gioco qualcosa si è visto. Eppur si muove avrebbe detto qualcuno più sveglio di me, e dopo Malmö e Milan se la rotta tracciata è quella prima o poi le cose si sistemeranno. Perdonatemi lo sfacciato buon umore che poco si confà a serate come questa, ma in qualche modo bisogna pur venirne fuori.
