In fondo è la solita Juventus 2021/22, di buono ci sono i 3 punti e la prima vittoria in casa, e asconda consecutiva. Anche il primo gol di Locatelli con la maglia bianconera. E anche una sistemazione tattica finalmente meno storta, tanto per usare le parole del mister, un 4-4-2 puro con due esterni veri ciascuno al proprio posto. Partono anche bene e nel primo tempo nessuno si sarebbe scandalizzato se fosse finito 3-0, o oltre.
Invece no. Finisce 2-1 perché questa Juventus prende gol. Sempre. È una specie di tassa fissa, non si può scappare. La squadra sembra sempre mollare dopo un gol o perdere concentrazione, quando non addirittura scivolare nel panico quando le cose si mettono male. Stavolta non è successo e non so se sia un segnale di crescita, una maggior tenuta mentale fino ai 95 minuti ma il sospetto che se la gara fosse durata un altro po’ la Samp rischiava di pareggiarla non è illegittimo.
Dopo essere passati in doppio vantaggio nel secondo tempo (anche stavolta i gol arrivano più casualmente che per organizzazione di gioco che però si era intravista a tratti nei primi 20 minuti) la squadra riesce a farsi segnare ancora, per di più nel momento in cui Allegri prova a blindare il 3-1 rispolverando un suo totem, la cara vecchia difesa a 3. È evidente che la strada è ancora lunghissima, prima di riveder le stelle.
Una nota a margine sugli infortuni: Dybala esce in lacrime dal campo, sicuramente sarà il flessore, e sul finale anche Morata chiama la sostituzione toccandosi la gamba. Dello spagnolo non sappiamo ancora nulla, ma l’idea di giocarsi la gara contro il Chelsea con Kulusevski e Kean non sembra delle più incoraggianti. Ma per fortuna l’uomo in più, il fuoriclasse, lo abbiamo sulla panchina, e ci penserà lui. Come sempre.
