Questa andava vinta. C’è poco da girarci intorno, era solo da vincere e basta, con autogol fortunoso, con rigore dubbio, con carambola buona per la Gialappa’s, ma andava vinta. E lo si è fatto. Poco importa tuto il resto, le polemiche che naturalmente una gara come questa si porta dietro, e i discorsi sul gioco e gli interpreti.
I bianconeri si portano a casa tre punti sporchi contro l’odiato avversario di sempre, lo Special One che ha avuto modo di tornare personaggio a fine partita dopo un weekend all’insegna della sobrietà e del fairplay. Tre punti e terzo clean-sheet consecutivo, quelle belle vittorie per 1-0 che piacciono tanto ad Allegri.
Ma parleremo la prossima volta di tutto questo, della Juventus brutta, dei giocatori scarsi, dell’assenza di gioco, e di tutto quello che volete, ma non stasera. Stasera andava vinta, e lo si è fatto. Anche con De Sciglio versione Roberto Carlos, e Bernardeschi versione Ronaldo. Con quello che ti aspetti, e quello che non ti aspetti.
Tutto fa brodo, e ora il brodo dice che la Juventus è rientrata nel gruppo di inseguitrici immediatamente a ridosso della Champions. Era la sola cosa da fare, in qualsiasi modo, e scusate se ribadisco che del modo questa sera non ci importa nulla. Ci importa risalire la china, e trovare fiducia, perché la prossima è a Milano contro quelli.
In mezzo c’è uno Zenit da battere fuori casa, mica robetta, quindi non c’è tempo per i sudamericani stanchi e i mezzi infortunati. C’è solo da correre, e far legna. Sperando di ritrovare qualcuno, Chiesa ad esempio, stasera completamente assente, Cuadrado sotto evidente jet-lag. Qualcuno riposerà, come Bentancur che una volta tanto lo ha meritato.
Chi non sembra accusare problemi è Danilo, Italia, Brasile, nazionale, Champions, Serie A, lui gioca comunque la sua gara solida e intelligente. Imperturbabile. E magari avremo di nuovo Morata a pieno servizio, Arthur, chissà Rabiot, e persino Dybala. No, Dybala forse è meglio non nominarlo, non si sa mai.
