Le pagelle di Zenit-Juventus

Le pagelle di Zenit-Juventus

Szczesny 7: Lanterna Verde para un tiro che dribbla due difensori bianconeri e un attaccante russo, una deviazione non da poco.

Alex Sandro 6: presente in difesa, in attacco cerca di fare qualcosa, ma predica nel deserto ( 13′ st Cuadrado 5: trotterella mollemente, sembra svogliato, forse assiderato, un bell’assist ai russi viene confezionato). 

De Ligt 7: è il più fresco e si vede. Deciso, non una sbavatura.

Bonucci 6: il capitano tiene la barra dritta, lancia che è un piacere, sbaglia qualche appoggio di troppo.

De Sciglio 6.5: cuore d’oro di Livorno ripropone il suo pupillo nel giorno del suo compleanno. Prestazione buona in attacco, cioccolatino per la testa di Kulu, meno in difesa.

Locatelli 6: è il miglior centrocampista di questo inizio, mostra qualche segno di una giustificabile stanchezza ( 13′ st Arthur 5: il formaggio brasiliano non è certo paragonabile a quello italiano, il tempo dirà se si può recuperare, oggi no).

Bentancur 6: anche lui un po’ appannato, tira la carretta fin che può senza sfigurare (39′ st Ramsey 5: quando ho visto entrare Ramsey ho temuto per il risultato, ci ha provato, ma il sabotaggio non è riuscito).

Bernardeschi 5.5: nel primo tempo sembra l’unico che ha voglia di vincere un contrasto, poi ricade nella solita bernardata e fornisce un assist ai russi mentre cade da solo (13′ st Kulusevski 7: decide il match, Kulu goal is back).

McKennie 6: la catapulta texana usa le mani meglio dei piedi, due occasioni da goal mancate. Energia e determinazione non mancano come la corsa, meno a vuoto del solito. Porta a casa una prova migliore delle ultime apparizioni.

Chiesa 5: la sveglia suona al 25’, tiro deviato, poi altri tentativi senza precisione, non centra mai la porta. La cattedrale al momento è una chiesetta.

Morata 4.5: non sembra trovare il bandolo della matassa, passa il tempo a litigare col pallone. Gira a largo dall’area di rigore e da se stesso (31′ st Kean 5: frastornato, poco meglio rispetto al predecessore).

Allegri 6: un primo tempo alla camomilla, il secondo un po’ più frizzante, poi la Juve cala fisicamente e lo Zenit mette la testa fuori. Cambi tardivi, uno dei quali azzardato. La vince di Kulu.