Szczesny 6: inattivo, ma vigile, sul fuorigioco c’era.
Chiellini 6.5: un goal di rapina alla Inzaghi annullato per un nonnulla, concentrato e motivatore.
De Ligt 6: ordinaria amministrazione per Rocky Legs.
Pellegrini 6: si batte con la sciabola rotante, lo fermano con le cattive maniere, ma lui non desiste (22′ st Alex Sandro 6: prova ad affondare la Salernitana).
Cuadrado 6.5: una punizione gioiello salvata sulla linea, più preciso delle ultime apparizioni. Sulla via del ritorno dalla Colombia.
Bentancur 6: una prova onesta e un goal mancante.
Locatelli 6.5: il Sarto è l’unico indispensabile a centrocampo, riesce a far giocare decentemente anche il Benta.
Kulusevski 6.5: sa far cantare il pallone più di un giudice con un imputato. Un tiro fuori di poco e un assist, altre buone iniziative. Purtroppo quando ha l’opportunità di segnare si ingarbuglia e perde l’attimo (49′ st Soulé sv).
Bernardeschi 6: non un gran primo tempo, meglio il secondo. Quando i compagni fanno confusone, mette ordine e condisce con un assist (26′ st Rabiot 6: un po’ di spirito in più del solito).
Kean 6-: ci mette la voglia e il fisico, ma non incide ( Morata 7: un goal e un rigore, speriamo sia solo l’inizio).
Dybala 6: due tiri telefonati nei primi dieci minuti, poi un goal lungamente aspettato. Una serie di occasioni sparate alle stelle. Nel finale doppio rigore: quello in movimento viene parato, quello da fermo viene scivolato.
Allegri 6: ridisegna la squadra cambiando sia gli uomini che il modulo. È una Juve Pirlo-Sarriana che fa possesso palla con percentuali bulgare. Un diluvio di occasioni si trasforma in un ruscello di goal. Inserisce Soulè per non farlo giocare, mancano i soliti cinque minuti a Kaio.
