Eccoci qui per l’ultimo Endgame dell’anno solare. È un bene trovarsi a scrivere di una vittoria, che come anticipato era indispensabile a dir poco, per poter guardare al futuro prossimo con un minimo di stimoli positivi. La Juventus si mette di nuovo 4-3-3 e nel corso della prima mezz’ora gioca anche sufficientemente rapida a uno/due tocchi.
Poi il ritmo cala, ma non si può non notare però il fatto che comunque al Cagliari non si riesce a fare neanche il solletico. Sarà anche merito dei sardi, okay, messi bene in campo a chiudere tutte le linee, però se hanno subìto 40 gol, stupisce che abbiano iniziato proprio stasera a blindare la porta così bene. La Juve ci ha messo del suo?
Ovviamente sì, fortuna vuole che si trova comunque il gol con Kean, nel frattempo spostato dalla sinistra al centro dell’attacco da Allegri. Si sente l’assenza del terzino sinistro titolare, e si vede che questo brasiliano che lo sostituisce non è ancora pronto. Nel secondo tempo mi metto comodo per assistere al solito avvio penoso della Juve.
Invece non succede. Per carità, nulla di trascendentale, ma per lo meno si continua a tenere palla e cercare di portarla avanti. Ma sono gli ospiti a confezionare le due palle gol più nette, una sprecata da Dalbert a botta sicura e l’altra con Szczesny chiamato al riflesso sul colpo di testa di Joao Pedro. Ma ancora una volta, a fare gol siamo noi.
Bernardeschi finalmente ci riesce e raccoglie un giusto premio per una gara di grande impegno e il solito assist, quinto stagionale. E la Juve al chiude all’82’. Prendiamoci il buono, vittoria, clean-sheet e 34 punti, che visto il pareggio della Dea significa -4 dalla zona Champions. Insomma ‘sto panettone non ci andrà di traverso. Buone feste a tutti.
