Endgame Roma-Juventus 3-4

Endgame Roma-Juventus 3-4

È successo di tutto in questa partita. Falli, espulsioni, errori madornali, un rigore parato, una punizione spettacolare, un (forse) crociato saltato e persino un gol di De Sciglio. Naturalmente quando una partita finisce con un punteggio simile va da sé che le difese non ci hanno fatto propriamente un figurone, però qualcosa di buono c’è.

E non è solo la vittoria, batterli/o fa sempre piacere c’è poco da girarci intorno, ma nonostante i segnali che si possono cogliere da questo match siano tutt’altro che rassicuranti per la Juventus, io ci vedo due aspetti piacevoli, oltre al già citato gusto della vittoria contro la combo Roma-Mourinho.

Il fatto che non ci si è annoiati. Vale poco obietterà qualcuno, ma diciamocelo chiaramente, di solito le partite della Juventus sono uno strazio, invece stavolta non ho né sbadigliato né ho avuto quella impressione di avere le gonadi di piombo. I continui ribaltamenti sia in negativo che in positivo hanno reso la gara circa avvincente.

E non perché sia stata una pregevole partita ben giocata dalle due sfidanti, come dicevo prima le indicazioni generali da trarne non sono certo tutte buone. L’altro aspetto positivo e insieme sorprendente sono i quattro gol (4) della Juve e la rimonta. Non so quante volte sia accaduto quest’anno, andando a memoria mi pare sia la prima.

Insomma una Juve che non ti aspetti, tragica in difesa, e con il miglior difensore che abbiamo in versione combinaguai, prolifica (sembra assurdo pure scriverlo) e per di più che reagisce a una situazione di doppia inferiorità quando normalmente si va knock-out per molto meno. Insomma una partita che disorienta.

Sono quei casi in cui non si capisce mai come ripartire meriti e demeriti, tuttavia alcune certezze ci sono sempre, granitiche, giusto per darci quell’ancora a cui aggrapparci quando non si capisce più nulla. Come le prestazioni di Kulusevski, Bentancur e Kean (il primo per lo meno segna un gol pesante salvando la sua e la nostra serata).

Lasciamo perdere le valutazioni sulla classifica, il quarto posto e altro di cui non ha forse più senso parlare in genere, ma soprattuto stasera, almeno dal mio punto di vista, e godiamoci la vittoria, la rimonta e i quattro gol. E dedichiamo tutto a quel ragazzo con la 22, tra le poche luci in un periodo di ombre davvero molto (troppo) lunghe.

Forza Federico!