Senza Chiesa, che villaggio sarà?

Senza Chiesa, che villaggio sarà?

E insomma, gniende, di Chiesa sappiamo ormai tutto, se va bene lo rivedremo ad inizio campionato prossimo, con tutti i dubbi e le riserve sul giocatore che ritroveremo.
Detto questo, c’è bisogno di sistemare una squadra che alcune delle poche cose buone che faceva vedere passavano per i piedi dell’ex viola?
Intanto, Chiesa è così necessario, alla Juve? Per me sì, per Pirlo probabilmente pure, per Allegri non si sa.
Del resto già gli aveva fatto girare il culo prima di tornare dalle ferie, che doveva imparare a difendere, poi il campo in discesa, l’esterno di centrocampo, ecc., scelte e dichiarazioni e posizioni che sembravano anche aver minato un po’ alcune certezze del nostro (specialità in cui Acciuga spesso eccelle).
Durante il suo precedente infortunio, la Juve aveva giocato con Salernitana, Genoa, Venezia, Bologna e Cagliari (più il Malmö), raccogliendo 5 vittorie in 6 partite. Il livello delle squadre è incommentabile, ma tant’è.
Però senza Chiesa abbiamo giocato anche contro Milan (entrato negli ultimi 18’) e cartonesi (solo 25’ in campo nel finale), per scelta tènnica.

La Juve era scesa in campo contro i rossoneri, prima partita importante senza Chiesa (ci sarebbe in realtà anche l’Udinese della prima giornata, ma era comprensibile, con i Nazionali rientrati in ritardo per gli Europei), con il solito 442-cagón, esterno dx Cuadrado, a sx Rabiot come al solito per proteggere la zona di Ronaldo che d’abitudine partiva dall’esterno. Di Manchester. Ma il Mister non se n’era accorto che aveva svuotato l’armadietto.
Davanti le due punte, Dybala e Morata.
Impostazione che non cambia con i cartonesi, dove al posto di Rabiot c’è Bernardeschi e davanti Kulusevski ad affiancare Morata.

Quando si fa male Chiesa, la Juve passa dal cagón-mode al 4231 tuvuo’fa’l’amerecano, quello che molti incompetenti da tastiera, tra i quali sono orgoglioso di figurare, reputavano ancora prima del campionato il vestito forse più adatto a questa rosa (sovrabbondanza di esterni, giocatori che quel modulo l’avevano giocato nel recente passato o lo facevano ancora in Nazionale, ecc., certo, l’assenza di un centravanti vero – e di due altrettanto veri loschi figuri sulla mediana – era un po’ penalizzante, ma non si può avere tutto dalla vita).
Quasi che Chiesa fosse un freno a questa voglia di stupire, anziché l’innesco migliore per far detonare la squadra. Ma sarà solo una coincidenza… (?)
Con Salernitana e Genoa a cc Benta e Locatelli, avanti Kulu, Dybala, Berna e Morata.
Con il Malmö cambia la coppia in mezzo, con Arthur e Rabiot, davanti Berna, Dybala, Bentancur e Kean.
Col Venezia Loca e Rabiot dietro a Cuadrado, Dybala, Berna e Kean.
Pareggiamo con i lagunari e il 4231 viene messo in soffitta per un 433, modulo con cui scendiamo in campo contro Bologna e Cagliari.
Con i felsinei schieriamo Rabiot, Arthur e McKennie dietro Berna, Morata e Kean.
Con gli isolani Benta prende il posto di Mc a centrocampo, il resto uguale.
Male male non facciamo, certo non arriva la gente coi pullman dai paesi limitrofi per vederci, però eravamo stati spettatori di cose peggiori (e poi ci vorrà anche un po’ di tempo, no?!).
Rientra Chiesa e si resta su un 433 sghembo col Napoli, mentre con la Roma non lo so, non l’ho capito, pareva 4231 in partenza, ma più lo guardavo e più mi sembrava una bizona (442, 4411, boh). Poi ho perso le misure, prima per le madonne poi per l’alcool.

Cosa fare in questi mesi in cui Chiesa non ci sarà?
Intanto, intervenire sul mercato mi pare inutile, Fede non è un giocatore che puoi sostituire, per farlo devi soddisfare due condizioni: uno, avere disponibilità sul mercato di gennaio di un giocatore del genere, due, avere diverse palate di dobloni pronta cassa. Se anche ci fosse la prima (e fatemi i nomi), difficile la seconda.
Sostituirlo solo numericamente, con un ciarlatano qualsiasi da strapagare o un avanzo di risulta a tempo determinato, avrebbe un senso? Non lo so, non mi pare, avendo già a disposizione Kulusevski, Cuadrado e Bernardeschi che sulle zolle di Chiesa in modo più o meno diverso possono agire (oltre a Dybala, che fa altro ma anche da quelle parti si aggira).
Io i soldi li continuerei a puntare sull’attaccante, perché quello è un problema che abbiamo ora e avremo comunque in seguito (su Chiesa, c’è un punto interrogativo). Certo, Kulu potrebbe anche diventare merce di scambio per raggranellare dei soldi, ma a questo punto non ho le stesse certezze che avevo 24 ore fa, proprio per quanto accaduto in campo ieri.

E allora, che fare? A questo punto della stagione io lascerei definitivamente andare ‘sto 442 demmerda che tante soddisfazioni ci ha dato e proverei definitivamente a buttarmi sul 433/4231 che dir si voglia.
Tanto Acciuga è capace di virare sul 352, come se non lo sapessi…
Io non ho una grande stima di Arthur, è abbastanza noto (essicazzi, direte giustamente). È una mezzala senza spunto offensivo e senza passaggio illuminante né giocate sul lungo. Al Barça andava anche bene, con quel gioco corto che si ritrova(va)no, ma in questa Juve senza nessuno ad assisterlo nel movimento mi pare un pesce fuor d’acqua.
Con Pirlo quando sembrava iniziasse ad intrufolarsi nei meccanismi s’è fatto male, Acciuga lo pensa davanti la difesa (unico posto dove ha fatto dei begli assist, agli avversari, però), lui vuole giocare in vista del mondiale, fino a domenica pomeriggio la soluzione più ovvia era il prestito.
Con la Roma non è che abbia fatto lo stravede, intendiamoci, ma ha garantito comunque un’uscita migliore di quanto si fosse visto in precedenza, pur rischiando ancora una volta di perdere delle palle sanguinose, ma, soprattutto, ha permesso a Locatelli di smetterla di fare il medianone e tornare a vestire i panni della mezzala.
Sappiamo che ha sì e no un’oretta nelle gambe e manco siamo certi che girino nel senso giusto, però a questo punto io direi di continuare a provarlo, e per quanto possa essere scarso, in certe mansioni rispetto ad altri che ormai abbiamo imparato a conoscere è professore.
Fosse per me non lo farei giocare vertice basso, non mi dà garanzie, sicurezza, ma se volessimo metterlo nel suo ruolo di mezzala torneremmo ad avere il problema dell’assenza di un regista davanti la difesa (conditio sine qua non per Acciuga, senza di lui pare non esista il giuoco del calcio).
Ma ok, prendiamoci ‘sto rischio, con McKennie e Locatelli mezzali, basta che a Mc non continuino a chiedere di rifare la striscia laterale perché è un abominio, potrebbe essere un centrocampo con più soluzioni in costruzione. Restano Rabiot e Bentancur che possono garantire variazioni eterogenee (magari più difensive per l’urugagio o la mitica spizzata di chignon per il franzoso) anche a gara in corso, non solo di partenza.
Davanti ci sono Kulu e Bernardeschi, senza contare l’eventuale utilizzo di Cuadrado (che sì, lo sappiamo ormai preferire la posizione di partenza da esterno basso, ma con il ritorno di Danilo e le due batterie De Sciglio e Pellegrini a fornire cambi sulle fasce, ci può stare che ogni tanto il Panita si alzi). Che uno o due di questi si alternino con Morata, Kean e Dybala (parlando ad oggi, poi se domani annunciano Vlahović oh, che ve devo di’, ce ne faremo ‘na ragione), io credo che in termini (esclusivamente) numerici potremmo non sentire la mancanza del ragazzo.

Poi ci sarebbe il discorso del centrocampo a due, anche lì diverse opzioni, in questo caso forse c’è un po’ più di rischio con gli esterni, perché se schieri sempre Berna e Kulu puoi arrivare a non averceli più, dopo un po’. Ma se alterni i due moduli, soluzioni secondo me ce ne sono.
Il problema è capire se Acciuga scenderà a patti col diavolo oppure virerà verso qualche soluzione ancora più conservativa, tipo 442 con Berna e Rabiot o quel meraviglioso 352 che a solo scriverlo mi si so’ accappottati i capelli. L’abbiamo già visto, ‘sto film, ma forse lui vorrebbe rivederlo.

Un appunto sulla partita di domenica.
Ad un certo punto a me è parso che in campo ognuno si fosse sistemato secondo le proprie caratteristiche. Ora, non voglio dire che non siano stati i cambi di Landucci a fare la differenza, ma l’impressione che Locatelli a un certo punto si sia messo a giocare come non aveva ancora fatto, ce l’ho avuta.
Non parlo di posizione o di mansioni (come detto cambiate dopo l’ingresso di Arthur), ma di responsabilità (ha rischiato il dribbling in uscita sulla prima marcatura un paio di volte, secondo me se c’era Acciuga lo cambiava secco). Come pure Cuadrado che è stato ignobile fino ad un certo punto e poi ha preso a macinare molto più gioco, a dare molta più pressione e continuità in avanti, mentre prima agiva da terzino bloccato con una decina de autofilettanti Parker. Può darsi anche che una volta ammonito abbia perso qualche freno inibitorio, della serie aoh, la cazzata ormai l’ho fatta, almeno famme córe, chi lo sa.

E abbiamo visto venti minuti di Juve avvelenata, come io non ricordavo da veramente parecchio tempo.
Non la Juve maniestico/onanista dei primi dieci minuti di partita, quella che mi dà l’impressione del bravo bambino che vuol far vedere ai genitori di saper fare i compiti e poi si dimentica di finirli perché c’è la play accesa in salotto.
Né quella isterica di quando deve (provare a) recuperare il risultato (ma non ci riesce) e inizia a correre come le galline a cui tagli la capoccia, giusto qualche metro prima di stramazzare.
Una Juve incazzata che ha perso pochissime palle e raramente ha fatto la cosa sbagliata, finendo gli ultimi dieci minuti nella metà campo della Roma pur con un uomo in meno.
Sì, ok, Roma che a un certo punto è uscita dalla partita, la squadra capitolina è quella che è (come ci ricorda spesso il suo simbadico allenatore – però a cena con Mou ci andrei) e i cambi in questo senso sono stati forse più determinanti di quelli di Landucci, ma io ricordo le fatiche spesso inconcludenti contro Empoli, Spezia, Sassuolo, Verona, Venezia, ecc., per cui non la derubricherei a semplice botta di culo (anche perché tre gol non lo possono essere quasi mai).

Sto dicendo che la squadra ha iniziato a farsi i cazzi suoi ed abbandonare i diktat allegriani (con la scusa che grazie alla pista d’atletica non sentivano la voce dalla tribuna)?
No, non credo onestamente, forse è stata solo una congiuntura irripetibile, ma se il Vate prendesse quanto visto all’Olimpico come ispirazione? Se riuscisse a togliersi il cilicio e dare una maggiore libertà a ‘sti ragazzi? Sicuro che potremmo vedere peggio di quanto accaduto fino ad oggi (domenica)?

E comunque, lunedì sulle radio giallorosse libidine allo stato puro. Parola d’ordine: ma chi cazzo è Murignoooo?