Endgame Supercoppa

Endgame Supercoppa

Devo ancora capirlo che partita è stata. Ma alcuni elementi sono abbastanza evidenti. È stato chiaro fin dai primi minuti che’Inter l’ha buttata sul fisico, largamente aiutata in questo dalla direzione arbitrale fatta di pochi fischi e ancor più pochi cartellini nei confronti dei nerazzurri, che opportunamente ne hanno approfittato.

Però, sarà che ci si aspettava una sconfitta di quelle sonore, mi rimane la sensazione di una Juventus che non ha poi demeritato così tanto. Considerato l’avversario, una squadra con tutti i suoi titolari in campo, dal gioco quadrato e ben definito, che si appresta a vincere a mani basse lo scudetto, forse non è andata così male.

Nonostante la sconfitta, giunta al foto-finish, la Juventus sembra che abbia accettato la battaglia, quando la gara si è posta in questi termini, a tratti anche menando e rispondendo al fuoco nemico, certo con risultati insufficienti. Ma anche senza Chiesa, Danilo, de Ligt, Bonucci e Cuadrado. E sostituti non proprio all’altezza.

Insomma di perdere abbiamo perso, ma li abbiamo portati al 120′ dei supplementari, e stavamo decimati e contro la favorita (in casa). Non ho la sensazione di una sconfitta netta o una di quelle in cui ti mangi le mani e bestemmi per l’80% del tempo, come molte partite che abbiamo visto nel corso di questa stagione.

Il rammarico più grande è che il divario profondissimo che ci separa in classifica, non è sembrato poi così grande, magari lo è ma io non sono rimasto abbagliato da una corazzata che ci ha schiantati. La loro organizzazione di gioco è indubbiamente superiore, ma penso ci abbiano battuti a fatica e anche in modo un po’ rocambolesco.

Alla fine dovrò decidere se la Juventus ha conquistato almeno l’onore delle armi, è questo che ancora non so bene, pendo per il sì, ma ho bisogno di tempo per metabolizzare, ci arriverò. Vi farò sapere, ma nel frattempo, mettiamoci il cuore in pace amici, che questi siamo, questi rimarremo, e sarà un anno di dolori.