Le pagelle di Supercoppa

Le pagelle di Supercoppa

Perin 6.5: salva su Dumfries e non solo. Nulla può sulle follie dei compagni.

De Sciglio 4: leggerezza incredibile per un giocatore di Serie A. Se domenica era stato l’eroe, oggi è il cattivo. Dzeko era quasi uscito dall’area. Si perde Sanchez per quello che poteva essere il colpo del ko.

Rugani 6: nei primi minuti Perisic gli va via facile, Dzeko colpisce di testa e arriva dove lui non può, ma la riscossa arriva con un paio di anticipi in area. Nel secondo tempo va meglio.

Chiellini 6: molto vigore e molta ruggine, intervento rischioso su Barella. Prende confidenza col passare dei minuti, viene coinvolto suo malgrado nel goal della vittoria.

Alex Sandro 4: passaggi sbagliati a raffica, ma due interventi di testa in area risolutori. Non una brutta prova, ma un errore cruciale lo condanna. La solita dormita e lui di dormire in campo se ne intende.

Locatelli 6: tanto lavoro per il Sarto, che ha voglia di vincere il primo trofeo con la casacca di famiglia (1′ pts Bentancur 5: solito Benta, entra e si prende il solito giallo).

Rabiot 6: intervento salva goal su Perisic è la cima dell’iceberg di un primo tempo di sostanza. Secondo tempo un po’ meno evidente.

McKennie 7: un goal di testa for the Texonian, non sempre trova la posizione nel primo tempo. Secondo all’altezza, fino all’esaurimento delle energie.

Bernardeschi 6: crea un’occasione per McKennie, si mangia il suggerimento di Kulusevski. Ammonizione per proteste evitabile. Incredibile la palla sprecata al 47′, nemmeno in porta, fuori di poco. Al 49′ fa tutto benissimo, solita azione alla Berna dalla destra, ne salta uno, due, tre e poi spara alto (34′ st Arthur 5: confusionario).

Kulusewski 6: inizio desolante, poi aggiusta il controllo, pressa per Bernardeschi. Magia sulla destra per l’assist di Morata (29′ st Dybala 4.5: si segnala che un argentino incaricato di sistemare le zolle del prato di San Siro, riesce a farsi male da solo aggiustandone una).

Morata 6.5: corre come un toro di Pamplona, ma indice di pericolosità vicino allo zero. Poi si inventa il cross per la testa di McKennie. Battagliero alla Mandzukic e utile anche in difesa, lascia il campo imbattuto (42′ st Kean 5: solito Kean che prova a pressare e correre come un mediano).

Allegri 6: una Juventus che non ti aspetti che corre e pressa alta.  L’allegro che invita ad avanzare è una cosa dell’altro mondo. Peccato che alcuni giocatori siano inadatti a certe finali. Due errori individuali condannano la Juve. Non impeccabile sui cambi, ma quelli ha.