Endgame Juventus-Udinese 2-0

Endgame Juventus-Udinese 2-0

Dato che si è vinto voglio essere ottimista stasera, certo non ci sono ragioni per fare salti di gioia eccetto forse i tre punti fondamentali, ma piuttosto che mettermi a fare il solito elenco di tutto quello che non va, e che potremmo recitare a memoria come un rosario, mi concentrerò sul poco di buono che ho potuto intravedere.

Il rischio di qualche scoria psicologica post-Supercoppa c’era, ma almeno questo pare si sia evitato. È stata la solita Juventus, anzi la Juve per come la conosciamo ormai da un tempo abbastanza lungo, con le solite carenze e lacune, ma qualche flebile indicazione positiva in più. Non si è visto granché, intendiamoci, ma qualcosa.

Mi riferisco a quello spirito un po’ più battagliero già visto nella serataccia di Milano, la squadra è sembrata sempre dentro la partita, senza i preoccupanti blackout di qualche tempo fa, e con quel piglio un pelo più deciso di certe partite mollacchiose e nauseanti. Parliamo comunque di una Juventus arruffona e senza trame di gioco chiare.

La Juve di sempre, come dicevo in principio, ma senza alcune problematiche quasi grottesche che l’hanno afflitta fino a poco tempo fa. La manovra è quella che è, e dubito potrà progredire chissà quanto con Allegri, ma almeno vederli riaggredire subito la palla una volta persa è un segnale, dato che raramente era accaduto in questa stagione.

Tutto questo senza grandi rischi, e anche questa è una buona notizia quando gioca Rugani. Non mi è dispiaciuta la prova di Arthur, giocatore al centro di voci di mercato, fino al solito cambio. Probabilmente non è lui, ma questa squadra di un giocatore in mezzo al campo che sappia trattare bene la palla, ha un disperato bisogno.

Mi è dispiaciuto invece Kean, che appare sempre più impastato in una spirale involutiva. Poco palpabili anche i suoi compagni d’attacco. Ah, dimenticavo, il ritorno del nostro terzino sinistro titolare, si è sentito eccome. E attenzione, che è la seconda volta che sentiamo Allegri urlare di stare alti. Che non diventi un vizio.