Top
Lo stop di Zaniolo per il gol di Abraham in Roma-Atalanta.
Il quarto posto senza asterischi [l’ho presa in prestito da Willy Signori].
La distanza dalla squadra che ci precede, che è per la prima volta minore da quella che ci segue.
Il rientro di Bernardeschi. Quanto l’ho aspettato.
La prima doppietta di Vlahović in bianconero.
Il malato immaginario, atto II, comédie-ballet in tre atti, di Paulo Molière-Dybala {prossimamente il terzo atto}.
La panchina con Soulé, Miretti, Stramaccioni e Aké {tratto dal saggio “I nove infortunati contemporanei moderni – Volume I“, di Simone Folletti, Cairo Editore}.
Flop
Il cardiopalma pure con due gol di scarto {tratto da Cristo si è fermato a Empoli, di Max Allegri, Cairo Editore}.
Il cardiopalma di 50 minuti contro lo Spezia.
Le conferenze stampa di Allegri, tutte indistintamente.
L’insostenibile leggerezza del tridente, di Max Allegri, Cairo Editore.
La Superlega, atto II, dramma in ∞ atti, di A. Agnelli, F. Perez, J.Laporta.
Javier Tebas che mette sullo stesso piano Agnelli e Putin. Ecco perché tacere è sempre meglio {quando sei un coglione}.
La guerra in Ukraina, inimmaginabile, folle ma sempre e ugualmente dolorosa e straziante, come lo sono tutte le guerre.
Ogni settimana 7 top e 7 flop, come i 7 mari nei quali navigo da che sono al mondo. Collericamente vostro
Corto Maltese
