Nonostante ci si aspettava una gara come minimo prudente, per non dire difensiva, alla luce del risultato di Atalanta-Napoli, la Juventus scende invece in campo con un buon atteggiamento, approcciando la gara con la giusta dose di aggressività. La partita si gioca a ritmi piuttosto alti, e i bianconeri fanno il meglio che ci si possa aspettare visti i dettami dell’allenatore: non subiscono e non rischiano niente, e riescono a creare diverse situazioni pericolose.
Poi l’incomprensibile finale, col rigore assegnato all’Inter, parato da Szczensny e fatto ripetere, dà il vantaggio ai nerazzurri, un vantaggio onestamente immeritato per quanto si era visto in campo. Così finisce una prima frazione di gara forse tra le migliori della stagione, che si protrae fino al 55′, con 4 ammoniti per la Juve, contro i 2 per l’Inter, anche questo suona piuttosto stridente. Il secondo tempo sembra ripetere lo stesso canovaccio.
È ancora la Juve a fare la partita mentre l’Inter tenta di gestirla e addormentarla, affidandosi a qualche ripartenza, forte del vantaggio. I bianconeri, anche se a volte un po’ confusionari, riescono comunque a creare dei pericoli, anche un palo preso in pieno da Zak, ma non trova mai il gol. E così perde la partita, l’occasione di allungare sulle inseguitrici e accorciare sulle lepri davanti, e interrompe la striscia di risultati utili. Per una volta che aveva giocato bene…
Resta il rammarico, intanto perché gli avversari erano loro, ma non solo. Eccetto il rigore non sono mai stati capaci di impensierire Szczesny. Le statistiche la dicono lunga, basta leggerle per farsi un’idea, ma è anche l’ennesimo scontro diretto in cui la Juve non riesce a prevalere, e anche questo un dato che dovrebbe far riflettere. Male stasera Vlahovic, tantissimi controlli sbagliati e poca lucidità, Rabiot fa invece la sua miglior partita della stagione.
