Non succede nulla, cantava Vasco, tanta confusione, ma in fondo sempre la stessa. Così è ad oggi il calciomercato della Juventus, ma per essere onesti salvo poche eccezioni è ancora tutto piuttosto impantanato anche altrove. Certo il mercato ha aperto i battenti ufficialmente da appena 10 giorni, ma è pur vero che il ritiro comincerà tra meno di un mese.
E dunque? Con la questione Di Maria che pare orientata verso un nulla di fatto, e quella di Pogba per la quale filtra più ottimismo ma le lancette continuano a scorrere, tutto il resto sembra girare a vuoto. Kostic per Bernardeschi è un’operazione possibile ma certo non determinante, il plotone di italiani come Raspadori, Zaniolo e Berardi alimenta più i giornali che altro.
Anche se la possibilità che uno dei tre alla fine arrivi, è concreta. Tutto tace sui fronti più caldi, per il centrale che sostituirebbe Chiellini girano sempre gli stessi nomi [Koulibaly, Gabriel, Milenkovic, Acerbi, Badiashile], ma non ci sono piste concrete, e con il futuro di de Ligt ancora da definire la cosa assume contorni grotteschi.
Terzini? Si parla sempre di Udogie e Molina, anche se di un altro destro con Pellegrini partente e De Sciglio rinnovato, non si capisce l’utilità. Poi Wijndal pare poco più che una suggestione, così come Bellanova sul quale sembra che l’Inter sia avanti. Per sentir parlare di qualche altro centrocampista, tocca attendere la cessione di uno tra Arthur, McKennie e Rabiot.
L’attacco è un vero rebus, di sicuro c’è solo Vlahovic, il cui fantomatico vice è ancora da decifrare, Kean non si sa resta, per Morata si sta tentando in ogni modo di trattenerlo, ma non è detto che ci si riesca. Insomma le cose sono due: 1) la società brancola nel buio [se decidi a dicembre di non rinnovare Dybala e a giugno tenti di prendere Di Maria ma poi ti va male e dirotti su Berardi, pare proprio che la cara vecchia navigazione a vista abbia la meglio sulla agognata programmazione];
2) la società sa il fatto suo, e ci stupirà con effetti speciali, come con Vlahovic a gennaio, quando i giornali parlavano di Azmoun. Quale che sia delle due, è pur vero che i nomi che sentiamo circolare accanto ai pochissimi di primo livello, sono quelli di Arnautovic e simili. Tra poco torneranno alla carica anche i vari Bellerin, Aouar, Milik e Asensio.
A conti fatti ci ritroviamo con almeno 5/6 giocatori da prendere, e la strada sembra tutta in salita. La Serie A non attrae certo campioni, mentre altrove complici soldi e fascinazione le cose stanno diversamente, è oggi difficile immaginare giocatori di primissima fascia in bianconero. I nomi sono quelli, di botti non ce ne aspettiamo, però avere quantomeno le idee chiare invece che andare per tentativi sarebbe auspicabile.
