Ciao Aaron, non è stato un piacere

Ciao Aaron, non è stato un piacere

Si dice che il comunicato ufficiale nel quale la Juventus annunciava la risoluzione del contratto che la legava ad Aaron Ramsey, abbia scatenato ondate di tripudio, orgiastica eccitazione e feste diffuse in tutto il Paese. Nel giorno in cui si apprendeva che un pupillo dei tifosi, Paul Pogba, avrebbe saltato probabilmente due mesi, la notizia ha agito da contromisura per la depressione che regnava sovrana. Una pillola della felicità, che ha annullato il clima funereo per il francese.

A dare una rapida occhiata ai social, è effettivamente così, era tutto emoji di champagne, brindisi, palloncini, festoni e coriandoli, ma il gallese ha avuto molti estimatori, qualcuno ha resistito anche dopo il suo definitivo tracollo fisico. Tra questi non c’ero io, che lo bollai come flop frettolosamente, ma effettivamente a ragione, visto come è andata. Un po’ come tutti, avevo negli occhi il giocatore dell’Arsenal, non era certo Zidane, ma era uno che si lasciava guardare.

Aveva inoltre caratteristiche e qualità che a noi sembravano mancare come il pane, per cui è stato molto deludente dopo non riuscire a intravedere nemmeno un briciolo di quella classe. Il giocatore, è arrivato a Torino probabilmente già disintegrato sul piano fisico. Ben poco rimarrà del suo passaggio in bianconero, giusto un paio di bei gol e l’ennesima amarezza per qualcosa che poteva essere ma non è stato. Sul piano economico è stato un altro bagno di sangue.

Arrivato a zero, nella fase in cui gli stipendi dei nostri schizzavano alle stelle, lui fece il pienone nelle sue tasche. È risultato, come altri prima e dopo di lui, invendibile e inutilizzabile benché a libro paga. La Juventus non ha divulgato le cifre della risoluzione, sappiamo che ha proposto 2 milioni fino a un massimo di 2,5 contro una richiesta di 4 da parte del giocatore. Probabilmente si è chiusa a metà strada. Non credo che il giocatore libererà un posto, come spesso si è detto.

Libererà un po’ di soldi, questo sì, ma essendo fuori rosa da un anno non credo che la sua uscita significhi un’entrata, anzi. Per cui ci sarà ancora da aspettare per vedere che forma prenderà questo centrocampo, vero punto debole dell’ultimo periodo. Se uscisse anche Arthur, come sembra possibile, significherà che un certo lavoro è cominciato, ma quel che conta sarà dove porterà da qui al 31 agosto e anche alle prossime due sessioni di mercato.

Dispiace sempre quando va così, dispiace non poter dire «Addio Aaron, è stato un piacere», perché davvero non lo è stato per nulla. Non amo molto l’accanimento, i tifosi a volte sanno essere crudeli come bambini inferociti, io mi asterrò dall’infierire, ma anche questo fa parte del gioco. Quindi tanti auguri per la carriera e la vita caro Aaron, di certo la Juve un contributo sostanziale al tuo futuro benessere lo ha dato. Dovrebbe bastare per non leggere dichiarazioni penose in futuro.

Si spera.