…perché nulla cambi. Perdonatemi il Gattopardismo, ma qui c’è un sole così forte che non si può fare altro. Adesso però parliamo di cose futili.
La Juve ha preso due parametri zero, Di Maria e Pogba, quest’ultimo già indisponibile per un tempo talmente indecifrabile da essere già peggio dell’Intrigo Internazionale di Hitchcock. Poi Bremer, ma prima di tutti loro, il promettente Gatti. Ha ceduto/lasciato andare/perduto, Dybala, Morata, Bernardeschi, Chiellini, Ramsey. Oltre a Mandragora, Demiral, Dragusin e altra minutaglia.
Le valutazioni dello stato attuale sono più che semplici: senza Pogba, in attesa che Cary Grant sciolga l’intrigo, il centrocampo è identico all’anno scorso, Ramsey era già fuori rosa quindi ininfluente. Ci sarà un U23 (o due), da scegliersi tra Miretti, Fagioli e Rovella. Pertanto anche lì siamo circa uguali allo scorso anno.
La difesa è la stessa, una batteria di terzini imbarazzante, un capitano di lungo corso – anche se interrotto – un po’ acciaccato ma non per questo meno arrogante, e poi in sostanza Bremer per de Ligt e Gatti per Chiellini. Infine l’attacco: okay, Di Maria per Dybala, ma poi? Morata? Bernardeschi?
Con Chiesa che sarà disponibile nel 2023 non c’è da fare salti di gioia, anche perché nell’atterraggio ci rompiamo sicuro il menisco se va bene, quello laterale, oppure il crociato. Ma se due più due fa ancora quattro, visto che persino l’allenatore è lo stesso dello scorso anno, vien da pensare che anche il nostro piazzamento finale non sarà dissimile.
Al momento la rosa appare oggettivamente indebolita, e non sto sindacando sul valore di giocatori come Di Maria o Bremer, ma sull’insieme. Aggiungiamo a questo pentolone un altro ingrediente, ovvero le prossime due imminenti cessioni, quelle di Rugani e Arthur. Il brasiliano lascerà il posto a un nuovo acquisto? E chi? Un campione oppure Paredes?
L’argentino per me è un buon giocatore ma non uno che sposta, se deve essere lui mi tengo Rovella. Se invece parliamo di Frankie de Jong o il sergente Milinkovic-Savic è un’altra faccenda, ma oggi sembra oltre il fantamercato. Con McKennie lussato, che era l’unico che ci portava in dote forse una trentina di milioni, chi ci rimane? Rabiot a 10?
Passiamo a Rugani, la sua dipartita prevede l’innesto di un altro centrale? Milenkovic? Oppure lo spostamento in mezzo di Danilone e l’innesto di un terzino?
Posto che i due big di centrocampo entusiasmano sicuro, a voler essere pignoli spendendo 70 milioni non sarebbe meglio migliorare due reparti carenti invece che uno solo? Un terzino e un esterno alto? Kostic non è certo un fenomeno, ma è sicuramente più che utile viste le partenze e indisponibilità dei vari Chiesa, Morata e il fenomeno di Toronto.
Ora potemmo aggiungere che Folletti li ucciderà tutti, uno dopo l’altro, che Di Maria nonostante la classe è anzianotto e c’è un mondiale in mezzo ai maroni, che Bremer viene dal Toro e non ha esperienza, e giocava a tre e pure a destra, che Gatti non ha un minuto di Serie A sulle spalle, Vlahovic ha la pubalgia e Kean è inguardabile. Eccetera.
Ma anche volendo pensare il contrario, e mi metto in questo gruppo, e quindi Gatti sarà la rivelazione, Bremer sarà ancora il miglior centrale del campionato, Vlahovic farà 30 gol e la classe di Di Maria illuminerà le nostre serate allo Stadium… basterà per arrivare terzi? Secondi?
Io spero fortissimamente di essere smentito su tutta la linea, ma la sensazione di oggi è che si stia ancora una volta improvvisando. È pur vero che nessuno sa nulla, e che dagli ambienti Juve e limitrofi non trapela voce, ne conseguono quintali di fuffa e decine di nomi accostati più o meno a caso ai bianconeri, quindi potremmo non capirci nulla.
Del resto Vlahovic non lo sapeva nessuno ed è cascato in testa a Pedullà e compari come un vaso da un grattacielo. Bremer è stata un’operazione lampo, sia perché improvvisa sia perché condotta e conclusa in 48 ore. Quindi se vogliamo attaccarci a qualcosa per restare ottimisti, questi sono i pochi elementi che abbiamo, tocca confidare nella sorpresa, loro sanno quello che fanno.
Viceversa siamo nella brodaglia d’agosto di sempre, sono arrivati due nuovi elementi pure nello staff tecnico, ma abbiamo comunque iniziato con più infortunati che acquisti, e i criteri rimangono poco decifrabili se non che ci sia lo zampino di Allegri dietro tanto/tutto quello che si muove. E se questo sia un male o un bene, lo lascio dire a voi.
La mia personale opinione è che dopo le faticose cessioni dei due prodigi di cui sopra, qualcosa arriverà, ci resta da vedere se è Paredes o de Jong, se Angeliño o Acerbi, Milenkovic o Udogie. E quindi se abbiamo cambiato tutto, ma per davvero, o se invece sotto sotto siamo i furbetti di sempre.
A voi, e buone vacanze.
Il principe di Lampedusa
P.S.: scusate l’eccesso di punti di domanda, sembra più un’intervista al lettore immaginario che non un articolo, ma come dicevo in principio il sole è forte. E come scriveva Pavese al suo editore, Giulio Einaudi, «C’è una vita da vivere, ci sono delle biciclette da inforcare, marciapiedi da passeggiare e tramonti da godere. La natura insomma, ci chiama, egregio Editore; e noi seguiamo il suo appello».
