Niente di nuovo dal fronte. La Juve torna in amministrazione controllata dopo La vampa d’agosto contro i giallorossi. Solite cose, soliti problemi, vecchi e stantii. I bianconeri trovano subito il gol con un’altra pennellata di Vlahovic, e sembrano proprio accontentarsi, mettono in folle e aspettano la discesa. Ma non arriva. Passa il tempo e quell’aria di beffa comincia a sentirsi, anche se va detto che oggettivamente rischiamo poco o nulla dietro, ma sappiamo come va, ormai siamo professionisti, basta un rimpallo o un fischio dell’arbitro che poi prenderemo a male parole.
Per fortuna non succede nulla, e siamo ancora noi a segnare con il battesimo di Arek in bianconero, per altro fa un bel gol. Ma il canovaccio è sempre quello. Dusan è costantemente solo contro i quattro difensori avversari, c’è sempre il ricorso ai lanci lunghi per cercarlo, lui fa 10 scatti ma viene servito una volta. Lo stato di forma di alcuni giocatori non aiuta, e forse bisognerebbe inventarsi qualcosa di diverso da questo modulo con Kostic e Cuadrado ai lati del serbo che finisce sempre per patire la solitudine dei numeri 9.
Forse un 4-4-2 con Milik, se devi lanciare lungo almeno hai due che la prendono e forse un minimo di pressione in più sugli avversari la metti, oppure altro ancora, non saprei, ma mi risulta che c’è qualcuno alla Juventus che viene regolarmente pagato per svolgere questo compito. Il ruolino recita due vittorie e due pareggi, ma non c’è tempo, tra poco c’è già la Fiorentina che affila i coltelli e poi sarà tempo di riascoltare la magica musichetta della Champions. Con un Paredes in più e un Arthur in meno, quindi va tutto bene.
La principale nota positiva della gara è la prestazione di Miretti, ancora in gran spolvero. Gatti è sembrato un po’ timido ma nel complesso mi è piaciuto e credo che con Bremer possa integrarsi davvero bene se mai ne avrà la possibilità. La rete inviolata è un’altra nota positiva che piacerà tanto al Mister, che gongolava per questo dato già dopo lo scontro con la Samp, ma soprattuto i 3 punti che ci consentono di non perdere terreno e restare in scia degli avversari. Alla prossima amici, se mai non ci trovassimo, rileggete pure questo pezzo, resterà valido.
