Anteprima Psg-Juventus

Anteprima Psg-Juventus

Ah, Parìs, Parìs… La ville lumiere, la tour Eiffel, gli Champs-Elysées, i sei fischioni del Saint-German…
La combriccola è partita per il tour, andata e ritorno con presentazione di set di padelle senza obbligo d’acquisto, un viaggio di piacere alla scoperta delle meraviglie d’oltralpe, una trasferta che non ha alcuna importanza per il prosieguo in Champions, come amabilmente presentata dal nostro caro Monsieur. Ci si va perché proprio si deve, folleggiando e divertendosi, tanto poi ci sarà spazio per il cilicio contro il Benfica, quella sì una partita di sofferenza da DNA puro.

Che Acciuga avesse ragione sulla relativa importanza della partita lo sappiamo tutti, la qualificazione passa prevalentemente attraverso le squadre di terza fascia (ma il Benfica non so se è peggio della Fiorentina), come tutti sappiamo (o almeno speriamo) che in camera caritatis si sarà espresso in altro modo con i suoi giocatori (e comunque una volta queste erano partite che almeno nell’aspetto mentale si preparavano da sole).
Ma di sicuro poteva anche usare una delle solite frasi fatte (è una bella partita, non vediamo l’ora, ecc.) per evitare di scatenare la canea di tifosi e fuffaroli con le sue dichiarazioni. Non servivano a nulla, né a spostare i riflettori dallo scempio di Firenze (e non solo) né a sviare le critiche alla squadra. Un errore di comunicazione da parte di chi è stato spesso ritenuto un maestro nella specialità?

E questa può sembrare quasi una annotazione a margine, ma potrebbe essere forse un elemento per misurare l’attuale livello di stress di Allegri?
Che finché le cose andavano bene davanti ai microfoni era il caporione che si poteva permettere di raccontare la barzelletta zozza scatenando raffiche di risate, subitanee idolatrazioni e beatificazioni postume, ma quando ha iniziato ad avere qualche difficoltà ha sbracato davanti al primo Adani di passaggio.
Dopo un anno e qualche mese di lavoro a sentire sempre le stesse parole, a sorbirsi le stesse battute, a sopportare gli stessi sorrisini da complesso di superiorità (e soprattutto a godersi sempre lo stesso esaltante gioco), mi pare non si sia molto lontani dall’ultimo Allegri del precedente ciclo che si presentava in sala stampa tirato e facile alla polemica, sempre convinto di avere a che fare con degli imbecilli a cui spiegare il senso del calcio. Soprattutto, mi pare mancare anche quel poco di sicurezza di chi ha una minima idea su come sistemare le cose. O, nel suo caso, di avere ben chiaro chi dovrebbe sistemargliele.

Comunque, è quasi ora della partita.
La speranza è quella di non prendere un’imbarcata (farlo non cambierebbe le cose), sentimento assai diverso di quando pochi anni fa si scendeva in campo contro i top club dell’epoca convinti che non era certo facile ma ce la si poteva giocare.
Troppo migliore il PSG o troppo peggiore questa Juve? La risposta è dentro di te epperò è… nono, è giusta, stavolta è giusta.

Juventus che probabilmente si schiererà 352 con:
Perin; Danilo, Bonucci, Bremer; Cuadrado, Rabiot, Paredes, Miretti, Kostic; Vlahovic, Milik.
I franzosi risponderanno 343 con:
Donnarumma; Kimpembe, Marquinhos, Ramos; Hakimi, Vitinha, Verratti, Mendes; Neymar, Mbappe, Messi. Che manica de pippe.