Non un bel derby, ma per quello ormai lo sappiamo che ci sono altre strutture preposte come ad esempio il circo. Un primo tempo quasi raccapricciante, caratterizzato da errori tecnici a raffica, la solita Juve che non sa cosa fare del pallone, e quando fa qualcosa la sbaglia. Per vedere il primo tiro in porta c’è da aspettare la mezz’ora, e in realtà se ne fanno tre consecutivi ma senza esito.

Il secondo tempo migliora sul piano dell’impegno e dell’intensità, complice anche un Torino che a un certo punto sembra proprio mollare. Da spettatore, la paura che non si riesca a segnare nemmeno se l’arbitro concedesse 60 minuti di recupero è forte, ma per fortuna Vlahovic, in ottima forma, ci toglie le castagne dal fuoco e soprattuto ci regala una bombola d’ossigeno coi tre punti.

Tre punti che sono la cosa migliore di questa giornata, oltre alla soddisfazione di aver vinto il derby persino in queste condizioni, mettendo anche a segno la prima vittoria in trasferta di questa stagione. Singolare il cerchio di giocatori bianconeri sia a inizio che a fine gara, forse a mettere a tacere le voci non proprio rassicuranti sullo stato di salute del gruppo uscite in settimana.

Ci si vede venerdì con l’Empoli allo Stadium, certi che non ci divertiremo nemmeno allora, ma da qui ai mondiali del Qatar sarà difficile che accada. E pure dopo, a meno di sconvolgimenti. Penso che di tutte le partite rimaste prima dell’interruzione, se ne possa sbagliare al massimo una [o due mezze] per restare ancorati all’idea che il treno delle prime quattro sia ancora a portata.