È stata una buona [e sorprendente] Juventus quella di ieri sera contro l’Empoli di Paolo Zanetti. Soprattuto se prendiamo in esame molti aspetti nei quali siamo stati tanto, troppo, carenti nel corso di questa stagione, e anche tutta quella passata. E poco importa se il merito è più che altro di un grande intuito dei giocatori e le buone/ottime prestazioni di molti singoli.
Perché di tutto questo fin qui non avevamo visto praticamente nulla. La Juventus per la prima volta dopo 15 mesi sembrava divertirsi, e divertirsi non sembrava una parolaccia. Ho visto i giocatori correre e continuare a provarci dopo l’1-0, il 2-0, e pure il 3-0. Una cosa che sembra fantascienza pura per le nostre abitudini. Difatti il punteggio poteva essere ancora più eclatante.
Una volta tanto le espressioni sui loro volti non erano quelle di chi va a timbrare il cartellino per un turno da 10 ore in fonderia, ma quelle divertite di bambini e ragazzi che giocano a pallone. I singoli dicevo, e parto da Kostic, che ieri sera per la prima volta mi ha davvero convinto. Ottima prestazione anche di Locatelli dopo un lungo periodo grigio, solito buon livello per Danilo e Rabiot. Male McKennie e Cuadrado anche se poi si riscattano parzialmente con gol e assist su corner.
Ma la menzione speciale la merita soprattuto Moise Kean. Se anche ad oggi una singola partita non sposti nulla sul giudizio complessivo delle sue prestazioni, si tratta di un giovanissimo, troppo spesso oggetto di critiche ed epiteti inaccettabili. Per una volta che fa una ottima partita, mi sento di dire che sono molto contento per lui, a prescindere dalla Juventus e da tutto quanto.
Una rondine non fa primavera, quindi godiamoci la vittoria senza troppe pretese o illusioni, in campionato i tre punti erano assolutamente necessari, questa settimana si decide il nostro cammino in Champions dove le possibilità sono ridotte al lumicino, ma dopo questa prestazione quella briciola di speranza che si concede a chiunque, possiamo legittimamente conservarla anche noi.
