Siamo infine arrivati alla partita più importante della stagione di inizio settimana, quella che può valere un ormai insperato paradiso tra i più santi del reame, un inatteso purgatorio nelle province alle estreme propaggini dell’impero, oppure il probabilissimo inferno dell’addio all’Europa tutta, senza neanche la soddisfazione di poterci buttare ànema e còre su un campionato che solo le paturnie di Spalletti parrebbero poter sfilare ai celestiali bellerrimi.
Si vola a Lisbona per giocarci una fetta d’Europa contro una delle squadre più in forma del continente e che non perde più o meno dai tempi di Vasco da Gama, con la quasi dichiarata speranza di fargliene due più di quanti ne faranno a noi.
(S)Memore della partita d’andata, in cui non facemmo risultato pieno solo per un rigore e un contropiede (e non perché per 80’ ci presero a pizze in faccia, nono), Acciuga chiama la squadra a non abbassare le difese immunitarie ma a limitarsi ad abbassare la difesa, perché «… dobbiamo avere sempre la massima compattezza. Quando la squadra è compatta ed è forte in fase difensiva, è più facile anche attaccare». Pure se poi devi fa’ 80 metri per risalire la corrente del da Luz.
Non va sottovalutato il rischio di avere troppo entusiasmo per due vittorie, due, aspetta che lo devo riscrivere, due.
Due, vittorie, entusiasmo, rischio.
Insomma, in cuor suo Acciuga quasi quasi si augurerebbe di perdere, così ‘sto cazzo di circo leverebbe finalmente le tende. Ma quando pensi di aver ascoltato per l’ennesima volta tutte le solite banalità, finalmente in sala stampa qualcuno sceglie di spezzare quel clima omertoso, cerchiobottista e baciapilesco che affligge le conferenze del Mister e con voce stentorea e schiena dritta decide di inchiodare il livornese alle sue responsabilità: «Ha paura che si possa interrompere questo momento “magico”?»
Due vittorie = Momento magico.
Maccs si prende il suo tempo e poi sì, conferma che non bisogna mettersi nelle condizioni di interromperla questa magia (stolti e prosaici VOI!, che non la vedete). Ci dice che ci vorrà e che certo ci sarà una grande prestazione ma che poi bisognerà metterla da parte per la prossima partita più importante della stagione. E arriva addirittura a suggerire una mezza allegrata per sorprendere i lusitani e contrastare la loro tendenza a portare molti uomini nella zona centrale del campo. Quindi che fai? Giochi con due esterni puri cercando di allargarli, oppure piazzi un 352 versione attufàta con sette mediani travestiti da cavalli di Frisia (o viceversa)?
La seconda che hai detto, perché ci sono poi i momenti da sfruttare (ma so’ anche finiti i mediani, quindi compiti nuovi per formazione vecchia?).
Szczęsny; Danilo, Bonucci, Sandro; Cuadrado, McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostić; Milik, Vlahović.
Portoghesi che ci aspettano con:
Vlachodimos; Bah, Silva, Otamendi, Grimaldo; Florentino, Fernandez; Neres, Rafa Silva, João Mario; Ramos.
Arbitro il Sig. Srđan Jovanović, che ci ha già accompagnato in Champions nella trasferta londinese di Stamford Bridge, dove raccattammo quattro fischioni in fondo al sacco, mancherà la Goal-Line Technology e la diretta sarà su Canale5. Cosa mai potrà andare male?
E mentre nell’aria iniziano a sibilare i malvagi cetrioloni delle procure riunite sui bilanci farlocchi con la prospettiva di finire tra i dilettanti perché in C c’è già la Next Gen, aggrappiamoci a qualcosa di solido: anche la sconfitta per lui non sarebbe un fallimento personale ma rappresenterebbe solo un grande dispiacere. Probabilmente quello di non prendere i bonus.
