Una partita bruttina, c’è l’alibi del dopo sosta e delle sempre numerose assenze, ma fino a un certo punto, perché poi quelli che hai disponibili dovresti metterli in condizione di rendere al meglio. Non è stato questo caso, seppure qualche sprazzo di qualcosa c’è stato, persino accenni di roba somigliante ad un pressing! La Juve ha comunque tentato di fare la partita ma pungendo davvero poco una Cremonese ben organizzata, e anche prendendosi qualche rischio di troppo.
Le cose buone? Le solite, ovvero la statistica. Sono sette vittorie consecutive, e dico sette, e relativi clean-sheet, e dico relativi. Tre punti in più e una classifica che vede i bianconeri sempre terzi, a -7 dalla vetta, -2 dal Milan, e dopo stasera solo +1 sull’Inter [vincente contro il Napoli]. Non sarà tutta musica, ma a qualcosa bisogna pur aggrapparsi, in tempi di instabilità totale sul fronte societario, giudiziario e sportivo. La prossima c’è l’Udinese e poi il Napoli dei miracoli.
Vedremo come andrà, e se è stata solo una gara piena di ruggine e scorie post mondiale, perché prima la Juventus aveva mostrato qualche timido segnale di crescita soprattuto negli atteggiamenti e nel carattere, più che sul piano del gioco e dell’organizzazione, ma vista la partenza più horror della storia, quei segnali per quanto piccoli erano importanti, ancor più lo sarebbero oggi. Di certo fare tutte queste riflessioni a -7, è più piacevole che farle a -14, quindi amen.
