Nel giorno in cui Pessottino ci regala un toccante ricordo di Vialli e lo Stadium lo celebra insieme al grande Castano, la Juve porta a casa un’altra vittoria, onorandone la memoria.

La partita è sulla falsa riga della precedente [Cremona] ma con qualche distinzione, anche sostanziale. Di simile c’è l’approccio alla gara, piuttosto sotto tono per essere gentili, e anche una discreta confusione tattica, oltre alla solita mancanza di idee. Di meglio c’è il secondo tempo e il fatto che nel complesso i bianconeri hanno costruito più occasioni da gol, al punto che forse l’uno a zero è stretto, ma non poi così tanto. Il come le occasioni siano venute fuori è un altro discorso, che salto volentieri.

C’è poi da aggiornare le statistiche che cominciano a farsi importanti, ancora una vittoria e un clean-sheet che allungano la striscia a otto consecutive. Sempre sette sono i gol subiti, e miglior difesa di Serie A, considerato che le seconde [Lazio e Napoli, che però devono ancora giocare] ne hanno presi quasi il doppio [13] il dato è ragguardevole. La formazione era abbastanza diversa da quella di Cremona, Rugani al centro della difesa ha fatto bene, aiutato dai compagni.

Bene anche il secondo tempo di Di Maria e l’ingresso di Paredes, il solito Rabiot formato nuovo-ingaggio-da-trovare, e persino Kean e Alex Sandro. Non sorprende Danilo, male forse solo McKennie che sembra girare perennemente a vuoto, anche se c’è da dire che i compiti assegnatigli non sembrano proprio aiutarlo. Venerdì c’è il Napoli, e se è vero che siamo ancora nel girone d’andata, è già una partita spartiacque, soprattuto sul piano psicologico.