Anteprima Juventus-Lazio

Anteprima Juventus-Lazio

Finalmente si torna a giocare e finalmente potremo spazzare via per qualche ora il fumus persecutionis delle sentenze e tornare a focalizzarci sulle quattro pappine che prenderemo, questa sera a cura della Lazio.
Quarti di Coppa Italia, partita secca, con la Lazio che affronterà quindi in doppia semifinale la seconda squadra di Milano (andata il 4 aprile, ritorno il 25).

Come ampiamente previsto, la partita con l’Atalanta ha visto metterci un po’ di voglia, poi col Monza tutti hanno iniziato a pensare alle vacanze estive ché se si prenota adesso c’è parecchio sconto.
Ma quella di stasera sarebbe una partita fondamentale non solo per l’attualità, ma anche per il futuro europeo della Juventus. Una vittoria in Coppa Italia infatti ci spalancherebbe le porte dei gironi di Europe League e potremmo bissare i fasti dell’Atalanta 1987/88: giocare in Serie B e contemporaneamente in Europa (all’epoca per la Dea, appena retrocessa, fu la Coppa delle Coppe alla quale approdò perdendo la finale di Coppa Italia contro O’ Ciuccio, che era già qualificato per la Coppa dei Campioni avendo vinto lo scudetto).
E poi, comunque, la coppetta sarebbe sempre un trofeo e a qualcosa bisogna pur attaccarci per arrivare a vincere meno di Pirlo, eh Acciu’…?

La Lazio arriva al match di stasera carica dello scoppiettante 4-0 con cui ha regolato i campioni d’Italia, ma, a parte il Milan, nel post mondiale ha messo assieme sconfitta a Lecce, pareggio con l’Empoli in casa, vittoria un po’ risicata in trasferta a Sassuolo e un altro pareggio a Firenze, non un ruolino di marcia impressionante. Tranquilli! Non sto dicendo che si vince facile, ma che forse (forse!) non si rischia l’ennesima Caporetto davanti al folto (?) pubblico di casa.
Recuperato ChiCiroDove? Immobile, i biancazzurri si presentano al gran completo (a parte l’ottuagenario Radu), addirittura di fresco rinforzati dal còre de Formello in comodato d’uso Luca Pellegrini, che già me lo vedo decespugliare la fascia saltando Kostić e Sandro come cinesini.
A tal proposito si segnala la boutanade del Messaggero (il quotidiano di più larga diffusione a Roma, almeno finché ci saranno gli ottantenni che leggono il giornale) di oggi, che segnala tifosi laziali in fibrillazione timorosi che il buon Pellegrini rappresenti un acconto per la cessione di SMS a giugno. Le matte risate, proprio. L’unica notizia vera, su quel fronte, è che i 15pippi di eventuale riscatto sono solo indicativi (ovvero diventeranno meno della metà, se pure).

La Juve invece presenta per la prima volta sul green carpet quella che avrebbe dovuto essere la coppia più bella del mondo, Chiesa-Vlahović, che si ritroveranno nuovamente in campo con la stessa maglietta dopo 853 giorni (così mi dicono), mentre in infermeria continuano a giacere Bonucci e Pogba, che dovrebbe tornare in gruppo in tempo per la preparazione estiva, in buona compagnia con il fresco di accettazione Milik. Turnover previsto in porta, per il resto normale amministrazione con il riposo precauzionale di Di Maria che una ne gioca e tre ne salta via.
Ma a dare un po’ di tranquillità alla truppa è stata la voce di un Chiné all’arrembaggio per non meno di altri 20 punti, hai visto mai ci si fosse rilassati troppo.

Juventus in campo con:
Perin; Danilo, Bremer, Sandro; Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostić; Chiesa, Vlahović.
Risponde la Lazio con:
Maximiano; Lazzari (sfiorata la cessione al Bayern per il ragazzo che si è visto preferire quella pippa di Cancelo), Patric, Romagnoli, Hysaj; Milinković Savić, Vecino, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni.

Non voglio da’ i sòrdi manco a Mediaset, che me vedo?
Tra tutti i titoli spicca senza dubbio Ad Astra (RaiMovie, 21.10), con un Brad Pitt astronauta penalizzato e retrocesso alla periferia dell’impero, una sorta di Apocalypse Now in salsa spaziale fino alla resa dei conti con un Tommy Lee Jones nel ruolo del padre (e di Kurtz). Film forse un po’ sottovalutato, ma è un gran bel vedere con almeno un paio di sequenze da storia del cinema di genere.
Altrimenti c’è Unstoppable (20-Venti, 21.03), ultimo girato dal compianto Tony Scott ed ispirato alla storia vera dei giocatori della Juve in fuga dalla Continassa. Anche qui come nel precedente The Taking of Pelham 123 i protagonisti sono la sua musa personale Denzel Washington e… un treno (vabbe’, lì era una metro, quello era un film-di-menare, mo’ non state a rompe’r cazzo, sempre sui binari andava).
Sennò oh, c’è sempre The Voice Senior (replica su Rai Premium, 21.20), con Gigi D’Acciuga alla ricerca di un Mandžukić che gli svolti la stagione con la sua bella voce dalla trequarti a spizzare.