Serata di fuoco allo Stadium, dove per la partita più importante della stagione prima della prossima arriva la Fiorentina all’unica partita importante di tutte le sue stagioni.
Ennesimo scontro diretto per la salvezza con la Juve che vincendo potrebbe staccare la viola, sorpassare l’Empoli e addirittura proiettarsi in scia al Bologna in caso di un risultato favorevole al Dall’Ara tra i felsinei e la corazzata del Real Monza.
La Fiorentina è ancora dietro perfino dopo la (prima) penalizzazione, da quelle parti se nomini Italiano qualcuno inizia a schiumare forte, quale occasione migliore per raddrizzare una delle peggiori stagioni degli ultimi anni?
Intanto, partiamo dalle poche certezze: anche oggi Pogba gioca la prossima. Acciuga in conferenza stampa si è sbilanciato: tornerà forse fra venti giorni. La settimana scorsa, invece, era praticamente titolare per la Salernitana e solo un inopinabile problema al flessore lo relegò in tribuna, in quella ancora precedente scalpitava a bordo campo mentre il Monza metteva a ferro e fuoco lo Stadium e solo la girandola di cambi gli aveva tolto la gioia del ritorno in campo, e se risaliamo di sette giorni ancora ci troviamo il Mister che ci racconta che sarebbe stato al top fra due o tre mesi, in tempo per il padel in trasferta sulle spiagge di Miami. Come disse a via Veneto quel dì dell’aprile ’52 Maccari, poche idee, ma confuse.
Ancora ai box Bonucci (con visibilità al Nantes), Milik (che migliora, quindi si attendono ricadute), la matricola Miretti e forse Paredes, a seconda di come gli gira, ma notizia del penultimo minuto (l’ultimo è sempre da venire) a questi si aggiunge anche il Panita alle prese col cagotto. Scaldano invece i motori i due grandi ex (quelli comprati con i soldi del Monopoli, almeno a sentire Commisso): Chiesa in cerca di un sostanzioso ritocco dell’ingaggio come il solerte e sempre informatissimo Nerozzi spulciando le intercettazioni si è dato pena di raccontarci, e Vlahović in cerca di un qualsiasi ingaggio lontano da Torino e dalla pubalgia.
Acciuga, dopo averci dato giù di Braulio in sala mensa, addirittura si spinge ad ipotizzare un tridente con Di Maria ad accompagnare i due, per certi versi accarezzando l’idea dei soliti fuffaroli ben informati che in settimana hanno ventilato l’ipotesi di un 433 con Kostić terzino a panchinare Sandro.
Non ci sarebbe da meravigliarsi: è pienamente capace di queste cose, mettere una squadra mai provata contro chi arriva bello carico per farci vedere i sorci verdi solo per incassare una sconfitta e poter gongolare in conferenza stampa con il solito vel’avevodetto che non poteva’ gioca’ ’nsieme.
A centrocampo dopo averci fatto temere il peggio (ovvero dover schierare Barrenechea o richiamare McKennie) non mancherà invece Rabiot, l’uomo che sta distruggendo ogni record alla Continassa, appena nove partite saltate per infortunio muscolare in tre anni e mezzo, e portando alla follia Folletti, ormai privato di ogni certezza.
Italiano a causa delle cessioni estive e, soprattutto, di quella di un anno fa, ha cambiato volto alla sua squadra, andando a fare densità davanti l’area anziché puntare sulla risalita rapida cercando di sfruttare Vlahović con le assistenze di Torreira. Ma senza uno capace a ficcarla dentro c’è poco da fare traffico là davanti e sparare cross a ripetizione. Almeno fino a domani, è evidente, quando riscopriranno la vena realizzativa di Jović.
Insomma, la soluzione ideale sarebbe il solito fortino a chiudere ancora di più gli spazi cercando di sfruttare le sortite di Chiesa e Vlahović per portarla a casa di culo (tanto per cambiare, che poi non è che sia LA soluzione ideale, è l’UNICA soluzione, a prescindere da chi sia e come giochi l’avversario).
Quindi, Juve in campo con:
Szczęsny; Danilo, Bremer, Sandro; Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostić; Chiesa, Vlahović.
MA NO! Voglio fidarmi della pazzia di Acciuga e quindi mi sparo:
Szczęsny; Danilo, Bremer, Rugani, Kostić; Fagioli, Locatelli, Rabiot; Di Maria, Vlahović, Chiesa.
Aaahahahah, sto già a ride, non ci credo manco se lo vedo.
Fiorentina assatanata con l’abituale 4231:
Terracciano; Dodò, Milenković (a proposito: sul difensore sono ripartite le abituali sirene di mercato), Quarta, Biraghi; Amrabat, Duncan; González, Bonaventura, Saponara; Jović.
Non ho rinnovato manco il pezzotto, che faccio alle sei?
Se vi sono avanzate pallottole dall’altra sera, potete sparare al televisore durante la maratona de Il castello delle cerimonie, con le storie d’amore, serenate e infarti alla panza di Virginia e Natalino, Rymma e Giuseppe, Martina ed Emanuele, alternate dal sobrio diciottesimo di Francesco e di quello ancora più misurato di Tommaso. Su RealTime, in prepartita dalle 17.30 e fino ad indigestione.
In realtà qualcos’altro ci sarebbe, però un po’ più tardi, quando i giochi allo Stadium saranno probabilmente già fatti, e parlo di Margin Call, un bel film di qualche anno fa in cui alcuni broker e bancari nell’arco di 24 ore si interrogano sulle manovre finanziarie e sulle plusvalenze subprime tossiche della Juventus, cercando il coraggio di denunciare l’operato di MacParatic e così facendo salvare la baracca del calcio mondiale.
In un cast di assoluto rispetto figurano Kevin Spacey (quando ancora non era stato intercettato dalle procure), Jeremy Irons, Paul Bettany e Zachary Quinto, con piccoli ruoli per Demi Moore, Stanley Tucci, Mary McDonnell ecc.
Il regista, al debutto in un lungometraggio, è Jeffrey McDonald Chandor, che ha fatto anche qualche altro filmetto per niente male: All is Lost, con un Robert Redford unico protagonista poco disposto a lasciarci le penne in mezzo al mare dopo che la sua barca a vela in navigazione notturna incoccia un container contenente le 15mila intercettazioni sulla manovra stipendi ordinate in decimale Dewey, e poi il di molto bellissimo A Most Violent Year, con un Oscar Isaacs piccolo petroliere che nella violenta New York del 1981 cerca di destreggiarsi tra prestiti, ‘ndrangheta, stampa avversa, investitori e canagliame vario (per tacer di Jessica Chastain moglie quasi doppiogiochista) per arrivare a comprare l’Håland di turno e svoltare le successive stagioni. Nel caso, lo trovate a partire dalle 19.10 su RaiMovie.