Anteprima Nantes-Juventus

Anteprima Nantes-Juventus

Partita più importante della stagione prima della prossima che è il derby. Ma Acciughat GPT ha selezionato il prompt giusto uscendosene col classico della partita secca, ovvero una finale, tra l’altro da vincere prima dei supplementari. Quindi, tanto vale parlare dei convocati per il Torino. Se ci si arriva.
Ma no dài, ci stiamo, facciamoci del male.

E quindi gniende, accompagnati dalle intercettazioni del giorno si va a Nantes, città legata a fasti juventini ormai perduti nella memoria, pronti ad una eliminazione ridicola e proni alle nefandezze del nuovo emissario col fischietto della corte di Čeferin, già segnalato (e non nuovo a turni di pausa riflessiva) in Liga come nemico dei potenti (ma questo ben prima della SuperLeague), citofonare per informazioni soprattutto a Madrid sponda Real (va detto in tutta onestà che invece parrebbe avere qualche simpatia per il Barça).
È una buona notizia? Per Acciuga potrebbe, magari l’ennesimo alibi per giustificare la partita demmerda alla quale mi sto preparando mentalmente.

Come è stato già ampiamente ricordato, e nella migliore tradizione delle campagne europee, ci arriviamo senza un po’ di giocatori, Chiesa soprattutto, ma più che gli infortunati sono troppi i non propriamente in formissima, tra recuperi lampo per disperazione o crumiraggio loro malgrado, del resto per i voli di marzo manca ancora qualche giorno. Per la cronaca, neanche questa è la partita di Pogba, ma prosegue il suo recupero in vista della programmata indisponibilità per il derby, sperando non sia quello con il Casale Monferrato dell’anno prossimo.
Quasi tutti i giocatori si sono espressi sui social, con profluvio di emoticon e le solite frasi fatte di onore, magliette sudate e preparativi per la battaglia (che poi mal si coniugano con l’apatia che regna sovrana in campo), mentre per Acciuga è questa l’ennesima ultima chiamata in quasi due anni. Ma se già non aveva risposto a quella del Villarreal, a quelle delle volate scudetto, a quelle delle finali dell’anno scorso, a quella del Maccabi, a quella del Benfica, in una costante ricalibrazione dell’asticella della vergogna, non si vede perché dovrebbe alzare la cornetta a ‘sto giro, ben sapendo che da quella panchina, o meglio ancora da quello stipendio, non lo schiodi manco col cacciagomme.

Ma, soprattutto, quella di Nantes potrebbe essere anche l’ultima apparizione europea a tempo indeterminato. Tra vendette della mafia slovena e penalizzazioni degli affiliati pugliesi, il rischio di marcare visita oltre confine per diversi anni è piuttosto serio, con quello che ne consegue in termini di continuità sportiva del club.
E di certo, triste ma vero, l’Europa non ci perderebbe nulla. Facciamocene una ragione, soprattutto ora che la Champions l’ha già vinta il Napoli.

Juventus in campo con:
Szczęsny; Danilo, Bremer, Sandro; De Sciglio, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostić; Di Maria, Kean.
Il Nantes ci ridicolizzerà schierando:
Lafont; Centonze, Castelletto (questi due non ci sarebbero dovuti essere, se all’andata avesse arbitrato un cieco), Girotto, Zeze, Traore; Blas, Chirivella, Sissoko, Simon; Guessand.

Nonpago, chemmevedo?
Di giovedì inizio serata? Sul serio?!
L’eredità, uno special sulla causa miliardaria di Margherita Agnelli.
Se però verso le 23 ancora vi aggirate per casa con un randello alla ricerca di un pretesto, su RaiMovie c’è uno dei film più belli degli ultimi anni per il genere tramvata a tradimento, A Ghost Story, di David Lowery (già regista di Ain’t Them Bodies Saint e del recente The Green Knight, che pur essendo un fantasy, genere che vorrei vedere estinto, non era per niente male), con un etereo Casey Affleck (quello bravo dei due) e Rooney Mara.