Endgame Nantes-Juventus 0-3

Endgame Nantes-Juventus 0-3

Quando prima di mezz’ora ti trovi sopra due gol e con un uomo in più, la fortuna ti ha sicuramente detto bene. Ma non è solo quello. È anzitutto il fatto che se hai Angel Di Maria nella tua squadra, ed è anche in stato di grazia, qualcosa incide. Se poi l’avversario non è irresistibile, ecco che gira tutto come deve. C’è però da dire che la Juventus di stasera è stata una versione molto migliore di sé stessa, pur con le fortune, Di Maria e tutto quello che vogliamo metterci.

Tolto il furore dei primi minuti, in cui i francesi aggrediscono forte pur non impaurendo mai, la Juventus ha corso [sì voce del verbo correre] e giocato una buona partita. I gol dell’argentino al 5′ e al 22′, sono stati un uno-due che ha letteralmente cancellato il Nantes dalla gara. E la Juve ha fatto un po’ come voleva. Fosse finita con 4 o 5 gol di scarto, nessuno si sarebbe sorpreso. Unica pecca i cinque minuti finali di leggerezza che hanno fatto sporcare i guantoni di Szczesny.

Ma sul 3-0 e con la qualificazione in ghiaccio da un pezzo, ci può stare. La prima cosa che avevo pensato dopo la perla di Di Maria sul primo gol bianconero [ma ancor di più dopo il secondo] è stata «vediamo come riusciamo a complicarcela anche stasera». Eppure non è successo. La squadra è stata praticamente in controllo per tutto il match, e se non fosse stato per il loro migliore in campo, ovvero il portiere Lafont, il punteggio sarebbe stato ben più rotondo.

Oltre l’alieno di Rosario, ho visto molto bene Rabiot, e praticamente tutti gli altri a parte Kean, unico non pervenuto, che ha sistematicamente restituito palla agli avversari ad ogni tentativo di stop. Giuste le sostituzioni per far rifiatare gente che non esce mai dal campo e preservare i gioielli di famiglia. Insomma, una bella serata, e fa strano dirlo, ma una volta tanto…