Partita brutta, ma dalle due squadre più brutte della Serie A non c’era da aspettarsi altro. Il primo tempo è noiosissimo, le due squadre non si sbilanciano e badano a non prenderle, anche se la Juve ha il merito di cercare di riconquistare subito il possesso palla, e tutto sommato è forse tra le due quella vagamente più vivace. Il secondo tempo è spezzato dal break del gol di Mancini dalla lunga distanza, forse l’unico modo in cui potevano segnare stasera i giallorossi senza nemmeno punte in campo.
Come succede tutte le volte, quando hai pensato a non prenderle e poi invece le hai prese [in qualunque modo sia successo], ti trovi sotto e a rincorrere triplicando il dispendio di energie per rimetterla in sesto. Non sempre riesce, specialmente contro una squadra come la Roma. Il risultato a mio avviso è un pelo bugiardo, alla fine la Juventus ha anche preso tre legni e il pari era probabilmente il risultato più corretto. Ma questo è il calcio, e se la sfiga te la vai a cercare, finisce che prima o poi la trovi pure.
Bello il finale con Kean che entra ed esce nel giro di 30 secondi, prendendosi un bel rosso diretto, ma anche una medaglia dal tifo che avrebbe fatto la stessa cosa [se non peggio] con Mancini, giocatore perennemente ai limiti del regolamento e alquanto scorretto, che però stasera è l’eroe di Roma. Visti i risultati del gruppone-Europa nei giorni scorsi, in particolare quelli di Atalanta e Milan, la Juventus perde l’occasione di accorciare ulteriormente, e ovviamente anche nei confronti della Roma.
La classifica dice sempre -12 dalla zona Champions, e -7 dall’Europa meno fighetta. Prossimo turno in casa contro i resti della Sampdoria, ultima in classifica con 12 punti, con in mezzo un Friburgo tutto da gustare.
