Anteprima Juventus-Sampdoria (-12)

Anteprima Juventus-Sampdoria (-12)

Due vittorie, sei pareggi e diciassette sconfitte per appena 12 punti in classifica (uno dei quali contro la Juve, 2a di andata a Marassi), 11 gol segnati in 25 partite (media 0,44) contro 38 subiti (1,52), ultima vittoria in campionato la trasferta corsara del Mapei ormai più di due mesi fa, da allora sei sconfitte e tre pareggi, per una sconsolatissima ultima posizione difficilmente rimediabile da qui alla fine del torneo. È il ritratto della Samp con ormai più di un piede in B che domani farà visita allo Stadium.
E quale miglior occasione, anche grazie all’assenza di otto giocatori, per provare ad invertire la rotta approfittando dell’anima caritatevole della Juve, sempre prodiga di riguardi per le squadre che negli ultimi tempi anni si sono presentate falcidiate al fischio d’inizio?

Dopo la gagliarda prestazione europea contro il Friburgo United domani la Juve affronta la partita più importante della stagione (prima della prossima, ovviamente), quella che potrebbe portarla al secondo posto solitario in classifica staccando i cartonesi naufragati nel golfo dei Poeti!
Questo almeno nel multiverso di Acciuga, quello in cui la CFA ha come presidente Moggi e al Collegio di Garanzia del CONI c’è Ezio Greggio, mentre a noi ci tocca la realtà in cui il Bologna ci ha superato in classifica (a proposito, ma Thiago Motta…?!), la presunta carta Covisoc non è buona manco per accelerare la diavolina e l’intellettualoide Severgnini ci bacchetta sul CorSera dando dell’irrispettoso, del diseducativo e del maleducato ad Allegri, pur riconoscendogli quel bell’accento livornese con cui dovrebbe invece profondersi in scuse ogni volta che apre bocca (excusatio non petita, nel finale si ricorda di affermare che direbbe le stesse cose se al posto della Juve ci fosse la sua squadra del cuore di multistrato ondulato, sissì, come no).

Ma le assenze pesano anche per Maccs, che tra squalificati, infortunati, affaticati e scazzati potrebbe essere costretto a pescare a piene mani dalla NextGen per riempire la lista convocati. E Compagnon infatti è il primo nome uscito dall’urna, ma solo perché Pecorino è rotto pure lui.
Fuori Sandro e Kean che, sebbene per motivi diversi, dovrebbero rientrare dopo la sosta Nazionali (e saltare quindi anche il derby d’Italia fra una settimana), oltre a Chiesa forse recuperabile già da giovedì, e con Danilo, Rabiot (tra l’altro in diffida), Kostić e Bremer che le hanno giocate praticamente tutte, è complicato ipotizzare quello che sarebbe stato in condizioni normali (che non viviamo da almeno quattro anni) un salutare turnover senza indebolire troppo l’undici di partenza e oltretutto privi di giocatori di gamba pronti a spaccare la partita negli ultimi tre di recupero.
Soprattutto quando sappiamo, come ci ha ricordato il Mister, che «… la Samp è squadra ben organizzata che corre e pressa a tutto campo» e che «nelle ultime partite ha perso solo negli ultimi minuti» (si è dimenticato di dire che per il resto del tempo non hanno fatto un tiro in porta).
Insomma, l’habitat ideale per Acciuga che potrà affidarsi al rassicurante canovaccio di calcio di trincea sperando nella disperata sortita baionettata verso l’88esimo.

Ma tranquilli! Anche oggi Pogba gioca la prossima. Dopo la fuitina e relativa punizione sembrava pronto per fare finalmente il suo addirittura dal primo minuto, purtroppo un improvviso e imponderabile malanno ce l’ha portato via quando nessuno ormai se l’aspettava. Potrebbe invece essere della partita il redivivo De Sciglio, ma soprattutto potremo contare sul nuovamente mancato apporto di quel Paredes venuto a passare le acque sulle rive del Po, elemento ormai talmente avulso dal contesto che si sta pensando di premiarlo con il riscatto, anche solo per la coerenza dimostrata in questi mesi. A Parigi certe cose le apprezzano (cit.). E a quelle cifre, vorrei pure vede’…
Gatti e Rugani, parola di Acciuga, sono pronti e potrebbero giocare. Se solo decidesse di farli giocare.
Freud gli spiccia casa.

Juventus in campo per la scalata al secondo posto con la mia formazione da brividi preferita (anche perché qui ogni mezz’ora ne mòre uno, inutile mettersi a fare progetti, e poi iniziamo a prepararci per la prossima stagione):
Perin; Gatti, Bonucci, Rugani; Compagnon, Fagioli, Barrenechea, Kostić; Miretti; Soulé, Iling Jr..
Sampdoria all’assalto della salvezza con:
Turk; Günter, Amione, Nuytinck; Zanoli, Winks, Rincón, Leris; Đuričić; Gabbiadini, Jesé.

No pezzotto, no abbonamento, no tarchetaroca, no pub con consumazione obbligatoria. Quindi?
Beh, stranamente, per essere domenica, ci sono due filmetti niente male,
Su RaiStoria (frèchete!) alle 21.10 una sempre credibilissima Meryl Streep nei panni di Guido Vaciago direttore di TheTuttoPost, quotidiano di secondo piano nel panorama nazionale, è alle prese con la pubblicazione dei Covisoc Papers, documenti top secret che dimostrerebbero gli insuccessi nella campagna in Chinétnam, mentre Gravinixon cerca in tutti i modi di nascondere la verità minacciando i fuffaroli e distribuendo false documentazioni alle testate amiche. Per Meryl Vaciago sarà l’inchiesta che proietterà il suo giornale al livello della Gazzetta of the Sportimes, appena un anno prima della consacrazione definitiva grazie allo scandalo Stipendigate. Il film è The Post e oltre a Meryl nella pellicola diretta da Steven Spielberg troviamo Tom Hanks, Sarah Paulson, Bob BetterCallSaul Odenkirk e un sacco di altre facce da red carpet.
In alternativa, su Cielo alle 21.15, c’è Druk (da noi Un altro giro, aka Posa il fiasco), Oscar 2021 (premio al miglior film internazionale – quello che fino al 2019 si chiamava miglior film in lingua straniera), con la regia di Thomas Vinterberg, già cofondatore con l’adorato/odiato Lars Von Trier del protocollo cinematografico Dogma95, che torna a dirigere Mads Mikkelsen dopo il fastidiosissimo (e asperrimo) Jagten di ormai dieci anni fa.
La storia ripercorre gli ultimi mesi a Torino di Arrivabene, Nedvěd, Marilungo e Keywood, quando sulla base delle teorie dello psichiatra Finn Skårderud scoprono che bere un goccio prima dei CdA della Juve aiuta a superare le crisi di vomito. Da lì ad ubriacarsi così, di botto, senza senso, e presentarsi nudi col papillon dalla Pimenta per comprare Pogba, il passo è breve. Purtroppo.