Il risultato lo si è portato a casa, la Juventus va ai quarti e si aggiunge ai festeggiamenti dell’Italia unita nelle coppe europee, forieri di una nuova era di dominio alle porte. Sul come qualcosa da dire la avrei, soprattutto perché non ho visto il primo tempo, che da highlights e commenti degli addetti ai lavori sembra essere stato quello in cui la squadra ha combinato qualcosa di buono.
Lo rivedrò, ma di certo c’è che nel primo tempo la Juve si porta in vantaggio, grazie a un rigore trasformato da Vlahovic, finalmente in rete. Il rigore comporta anche l’espulsione di Gulde, quindi i padroni di casa si ritrovano in 10 con un intero tempo da giocare. Ed è qui che casca il T-Rex. Ho assistito difatti a un secondo tempo di sconcertante e rara pochezza, e anche bruttezza.
La Juventus con l’uomo in più si è lasciata dominare in lungo e in largo dal Friburgo per tutto il tempo, non riuscendo a fare nemmeno due passaggi di fila o attaccare uno spazio con gli avversari sbilanciati. Allegri ha urlato tutto il tempo, errori tennici a iosa, ha fatto diverse sostituzioni, ma l’inerzia non è mai cambiata, la Juve guardava la partita e il Friburgo la faceva.
In questo modo i bianconeri si sono presi dei rischi considerevoli, ma è andata bene. Il gol di Chiesa sul finale fa bene soprattuto a Chiesa, e ne sono felice, ma è davvero imbarazzante lasciare completamente l’iniziativa agli avversari ed esporsi così tanto quando c’è in ballo una qualificazione. Tutto questo anche al netto del primo tempo [dicono] ben giocato come atteggiamento.
Comunque, per fortuna è andata come doveva andare, siamo ai quarti, vedremo chi sarà il prossimo avversario, ma questa coppa rappresenta oggettivamente tutto ciò che di importante è rimasto nella stagione della Juventus, per cui più avanti si andrà e meglio sarà, si spera fino in fondo. Adesso testa all’Inter, altro crocevia fondamentale per la Serie A, prima della sosta. Che fa felici tutti.
