Per la nuova partita più importante della settimana fino alla prossima, benvenuti alla terza edizione annuale della partita che nessuno di noi vuole perdere.
A maggior ragione dopo averne vinte due senza prendere un gol e per una semifinale di Coppa Italia, coppetta quanto vi pare ma pur sempre valida per due obiettivi più un terzo seminuovo e assai succoso: alzare un trofeo e qualificarsi per l’EL (ma lo so che voi smargiassi dopo il poker rossonero al Maradona già state tracciando le tabelle pensando alla remuntada scudetto e conseguente approdo in CL da califfi), ma anche partecipare alla nuova Supercoppa Italiana che si terrà in Arabia con il nuovo modello a quattro squadre (ridendo e scherzando, facendo i conti della serva si potrebbe arrivare a una quindicina di milioni di premi tra le due coppette, più i soldi dell’EL – e in questo momento è il caso di non lasciare nulla per strada).
E poi, ça va sans dire, perché è uno di quei pochi casi in cui pestare delle merde fa sentire bene.
Anche Acciuga fa lo sborone in conferenza stampa, parte un po’ dimesso ma poi aggiusta progressivamente il tiro prima fintando sull’allegrata del giorno (Iling Jr. mezzala) e poi calando il tris sulle competenze arbitrali dichiarando che 1) non mi ricordo chi fischiava l’altro giorno io a queste cose non ci faccio caso; tradendosi però col punto 2) mi ricordo tutti gli episodi a nostro sfavore; e bullando definitivamente al punto 3) oh, speriamo non accada, ma al limite pazienza, può capitare (ovviamente sperando che siano un’altra volta dalla nostra), gli arbitri sono bravi (daje!)…
I cartonesi tornano allo Stadium molto sotto pressione: senza penalizzazione sarebbero nove punti dietro in campionato (e con tutta la sanzione si ritrovano appena sei punti sopra, mentre dalla sentenza ad oggi i bianconeri hanno messo assieme 22 punti in campionato, contro i 13 dei nerazzurri), ne hanno già perse due anche se in modo diverso (all’andata fummo abbastanza fortunati, mentre a Milano abbiamo rischiato molto meno), sono scivolati all’ultimo posto della corsa Champions, arrivano da quattro sconfitte (Juve, Fiorentina, Spezia e Bologna) nelle ultime sei giocate e questa è una delle quattro partite che a stretto giro possono sentenziare la stagione di Inzaghi come Fallimento Totale oppure trasformarla in Grande Cavalcata di Coppe.
In più ci avrei messo anche il livore di chi si sente derubato, ma trattandosi di loro direi che siamo negli standard del vittimismo, non abbiamo ancora raggiunto il livello piagnolada.
Ma per certi versi è più una crisi dovuta anche alla sfiga (almeno nei risultati, di gioco invece non ne hanno mai avuto ma non siamo certo nella posizione migliore per criticare), con partite in cui si sono spesso magnati l’inverosimile per essere poi puniti dal gollonzo della settimana. Quindi farei molta attenzione a darli per morti e spero che l’importanza del match contribuisca ad evitare che la Juve si presenti un po’ meno attenta dando per scontata la partita. Ed è il mio grande timore per stasera.
Maccs si dice contento di avere cinque difensori e cinque attaccanti pronti per la serata, evidentemente contando anche quelli attaccati al defibrillatore oppure di fresco ingessati, ma di sicuro arriviamo a questa semifinale con abbondanza di risorse rispetto al solito (il che un po’ mi preoccupa, le scelte migliori il Mister le ha fatte quando erano obbligate), mentre i cartonesi lamentano le assenze di Skriniar e Çalhanoğlu (oltre alle condizioni precarie di Dimarco) come se si trattasse di un’ecatombe, quando siamo andati avanti per mesi con più giocatori in barella che in campo. Ma del resto c’è anche chi nei giorni scorsi ha denunciato l’operato di Mancini, che da selezionatore della Nazionale avrebbe favorito la Juve non convocando nessuno dei nostri e invece falcidiando le rose delle dirette concorrenti nella corsa ai quattro posti europei (vabbe’, tre, uno mi pare abbastanza assegnato).
In difesa dovrebbe tornare per la quarta consecutiva Gatti, con Sandro che deve ancora recuperare sul piano atletico, mentre in attacco potrebbe esserci un ballottaggio tra Kean, che salterà la Lazio per squalifica, e Vlahović, con il serbo comunque in vantaggio. Centrocampo quello che ormai possiamo definire titolare, con l’ultimo dubbio sull’esterno destro tra Cuadrado e De Sciglio.
A scanso equivoci e prima che ve lo domandiate: sì, Pogba anche stavolta gioca la prossima. Ma è rientrato in gruppo, eh, adesso è lì nella pancia del plotone che si sta preparando per il Mortirolo.
Juventus in campo con:
Perin; Gatti, Bremer, Danilo; Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostić; Di Maria, Vlahović.
Quegli altri con:
Handanovič; D’Ambrosio, De Vrij, Acerbi; Darmian, Barella, Asllani, Mxit’aryan, Dimarco; Džeko, Martínez.
Figurati se mi guardo i cartoni, manco aggràtise!
E allora esci, tocca le femmine, vai a rubare, che non c’è praticamente una mazza.
Ma, in tema di cartoni (o giù di lì), su 20-Venti, alle 21.04, Zach Snyder (che era partito assai bene ma si è un po’ perso) dirige Watchmen (la mise en scène dei tormenti e delle tribolazioni tra l’etica e il regolamento dei Video Assistant Referee durante le partite della Juve), trasposizione dell’omonima maestosa graphic novel di Alan Moore (con i disegni di Dave Gibbons, il punto debole dell’insieme per i miei gusti), una pietra miliare, un capolavoro, un fondamentale (come spesso è capitato all’autore britannico) per il fumetto tutto e non solo per la supereroistica. Purtroppo il film non è dello stesso livello e non riesce non solo a ripetere la magia, ma soprattutto a gestire i molteplici piani narrativi, arrivando addirittura ad eliminare quasi totalmente la parte di metanarrazione. Chissà, forse sarebbe stato meglio farne una serie tv, ci sarebbe stato magari più spazio e tempo.
Su Rai5 alle 21.15 troviamo invece Silence, diretto da Martin Scorsese e interpretato da Andrew Garfield e Adam Driver nel ruolo di due gesuiti che nel ‘600 si recano in Giappone alla ricerca del loro padre spirituale (Liam Neeson) costretto all’abiura in seguito alle persecuzioni cristiane nell’impero del Sol Levante. In pratica, i tre della Superlega contro Čeferin.
È un filmone, lo so, però ammé all’epoca mi fece du’ palle così, sarà l’argomento, sarà la religione, saranno i film in costume, sarà che non sopporto Garfield, sarà che forse era la serata sbagliata, ma tant’è.
