Benvenuti alla partita più importante della stagione di questa settimana, prima della trasferta a Sassuolo ché dobbiamo difendere il secondo posto ormai con un solo punto di vantaggio sulla Lazio.
Siamo ancora in Europa per cercare di riempire il calendario e arrivare a 16 partite, altrimenti poi ci si annoia, mentre fuori infuria la bufera.
Maccs dice che dobbiamo fare una buona partita per poi andarci a giocare il passaggio a Lisbona.
Penso mi potrei fermare qui, abbiamo capito tutti come andrà a finire stasera.
Gioco col tridente, metto quattro punte davanti (la precisazione geografica è importante perché magari poteva metterle anche dietro, se ne sarebbe sorpreso/accorto qualcuno?!), ci devo pensare, ci dormo sopra.
So’ tutte chiacchiere, poi al risveglio sarà 351…………1.
Qualche anno fa aspettavamo queste partite consapevoli che potevamo giocarcela, anche contro squadre molto più forti della nostra, a guardare le distinte, il palmares e i risultati nel periodo.
Oggi speri solo di non prendere un’imbarcata, pure quando si chiamano Friburgo o Nantes, figuriamoci la corazzata Sporting. L’unica consapevolezza è quella di assistere a una partita stitica, che nel migliore dei casi verrà salutata come la vittoria del DNA bianconero, nel peggiore, beh, c’è da migliorare tecnicamente, ci sono stati errori individuali, siamo entrati in campo molli, la [inserire un nome a caso] è una squadra molto forte, testa al campionato.
In due anni, strisce di risultati positivi contro le ultime della classe a parte (e spesso frutto di congiunture fortuite e fortunate), non ho visto alcun miglioramento. Né ormai mi siedo davanti al primo streaming bulgaro che passa sperando che alla Continassa abbiano trovato l’interruttore che cambi le cose. Lo faccio con lo stesso piacere con cui pago un F24, mi curo un molare, faccio la coda al casello perché quegli stronzi senza telepass hanno intasato le corsie, chissà, quando sarà il giorno anche andare dall’urologo forse mi potrà sembrare come una trasferta ad Haifa. Per ora mi tengo stretto (come le mie chiappe) il dubbio.
E perché continuare a vederla, allora? Non so, probabilmente perché il tifo ti porta a farti del male, perché c’è sempre la speranza di una defibrillata che risvegli certe salme o magari anche che si trasformino finalmente in zombie (questo sì, che sarebbe già un miglioramento), o forse perché finemente incaprettato non aspetti che l’ennesima frustata della tua perversa e cattivissima mistress di latex vestita. Della serie voglio vede’ fino a che punto arriviamo.
Mentre nel frattempo gli altri giocano partite dignitosissime se non addirittura belle, come se questo servisse a qualcosa.
La grande novità della partita è che Pogba non si è ancora rotto, ma è vero pure che mancano diverse ore.
È a disposizione, come pure Vlahović, a farsi compagnia verosimilmente in panchina (per il Polpo c’è sempre la possibilità di un affaticamento in fase di riscaldamento prima dell’ingresso in campo).
Purtroppo mancherà De Sciglio.
Allegri, si dice, avrebbe diversi dubbi per la formazione, come al solito quando si ritrova con più di 15 giocatori abili. Probabilmente li fugherà giocando con i soliti, per gli esperimenti c’è sempre Landucci.
Quindi stasera mi aspetto di ammirare:
Szczęsny; Danilo, Bremer, Sandro; Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostić; Di Maria, Kean.
Per lo Sporting invece pare ci saranno:
Adán; St. Juste, Coates, Gonçalo Inácio; Ricardo Esgaio, Morita, Pedro Gonçalves, Reis; Edwards, Chermiti, Trincão.
Fun Fact: il portiere di riserva dei portoghesi è Franco Israel, uruguayano classe 2000 che la Juve acquistò nel 2018 dal Club Nacional di Montevideo per la bellezza di 2,2 milioni di lèuri (1,5 di clausola più gli optional). Con noi ha giocato in U19 e in due stagioni di Next Gen, prima di essere ceduto ai portoghesi per tre cicche e un gommone (circa 600mila lèuri).
Stasera forse la vedo perché è in chiaro, ma nel caso non volessi rovinarmi la serata?
Niente. Non c’è niente.