Benvenuti alla partita più importante della settimana prima della prossima, per alcuni LA partita da non perdere mai, per altri quella da vincere sempre, in via eccezionale quest’anno giocata quattro volte anziché due per la giuoia dei calciofili che amano il bello. Lo scorbuto, proprio.
Quella di stasera supera ovviamente per importanza le precedenti (rappresentazione della stagione che è), potendo garantire l’approdo a una finale già scritta, quella che perderemo contro la Fiorentina per prepararci mentalmente a perdere una settimana dopo anche quella contro la Roma nell’Europa dei questuanti (che sarà probabilmente l’ultima che avremo vista per un po’).
Non ci sarà Vlahović appiedato da una distorsione, non ci sarà Kean per il quale si arriverà tranquillamente al mese di lettiga, non ci sarà Cuadrado squalificato, non ci dovrebbe essere Milik per la partita dispendiosa di domenica (a meno che non si voglia frantumarlo), non ci sarà probabilmente Danilo leggermente in crisi nelle ultime uscite, aprendoci alla possibilità di rivedere l’effigie di Bonucci.
Ci sarà però Lukaku, che, ci è stato spiegato, sarà l’unico giocatore graziato in spregio ai regolamenti, che non si faccia mai più, le regole sono le regole, però contrordine compagni!, nel caso potremmo rivederle, dipende da chi è coinvolto, magari cambiamo qualcosa, ecc.
Ma, onestamente, sono stufo di questo gioco del chi c’è e chi non c’è.
Tanto, anche se li avessimo tutti, anche ne avessimo altri, non cambierebbe la sostanza.
Non era diverso quando c’erano Higuaín o CR7, non potrà essere diverso ora, non potrà essere diverso soprattutto quando ormai siamo a fine stagione, dopo due anni giocati in questo modo che si aggiungono ai due anni in tutto simili della precedente gestione Allegri.
I giocatori passano, Maccs resta.
E non sarà diverso questa sera, con la Juve in tendenza negativa, che ha resuscitato i cartonesi all’andata e si presenta a Milano ormai quasi totalmente calata nell’approccio del martire alla pira.
Personalmente spero solo che questa stagione finisca il più presto possibile per aspettare finalmente speranzoso la prossima, quella in cui «… bisogna tornare a vincere. Non so se ci riusciremo il prossimo anno ma sicuramente noi ci metteremo tutto l’impegno possibile come abbiamo fatto in questi due anni.»
Juve in campo con:
Perin; Bremer, Bonucci, Sandro; De Sciglio, Miretti, Locatelli, Rabiot, Kostić; Di Maria, Chiesa.
Quegli altri con:
Onana; Darmian, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Çalhanoğlu, Mxit’aryan, Dimarco; Džeko, Martinéz.
È in chiaro, lo so, ma posso uccidere il mio tempo con qualcosa di migliore?
Mah, ‘nzomma… Alle 21.10 su Iris c’è The Curious Case of Benjamin Button, la storia di uno che nasce infortunato ma poi col tempo migliora e finisce solo stirato abbestia.
Poi, visto che tanto stavolta anziché all’88esimo ci segneranno il gol decisivo al 118esimo, potete anche continuare con Train to Dusan (Rai4, 22.55), che come si evince dal titolo parla di uno zombie (però se piace il genere questo non è male).
Senza dimenticare l’appuntamento della stagione per antonomasia, quel Manchester City-Arsenal da spruzzo onanistico-circense abbestia.
