È stata una buona partita. Contro l’Atalanta a Bergamo, visto anche lo stato di forma dei bergamaschi e il nostro mese di aprile, la sofferenza la devi mettere in conto. E si è sofferto infatti, quanto basta, ma si è anche goduto. Fa incazzare semmai soffrire con la Cremonese, ma contro queste squadre ci sta. Poi l’aspetto più importante è il peso di questi tre punti, tutt’altro che leggero. Viste le milanesi ieri, oggi qualsiasi risultato diverso sarebbe stato complicato per la Juventus, ma non è andata così.
Adesso Atalanta e Roma sono più defilate, e si profila uno scontro a quattro per tre posti, tra Juve, Milan, Inter e Lazio. Tra le quattro al momento siamo in cima e abbiamo più punti, tuttavia la classifica è cortissima e basta un niente a ribaltare tutto. Fino a ieri mattina però, lo scontro era tra sei squadre, sempre per tre posti, due ipotetiche pretendenti in meno sono tanta roba. Si è rivisto un Pogba in crescita, per questo finale potrebbe esserci davvero utile, vista la stanchezza di molti altri.
Chiudo con un doveroso appunto su Vlahovic, secondo gol consecutivo. Evviva il karma ha detto qualcuno. Vlahovic viene ammonito per aver aizzato la curva, esattamente come Lukaku. E come il belga, si era preso gli insulti razzisti degli avversari. Ora, con tutta la calma del caso, voglio sedermi ad ascoltare il clamore mediatico, le prese di posizione e l’indignazione generale, e vedere tutto questo culminare poi nella grazia di Gravina per il nostro giocatore. Qualcuno scommette un soldino?
Non accadrà nulla del genere. A disgustarmi ulteriormente c’è il fatto che la Juventus nell’episodio di Lukaku individuò ed espulse in cinque minuti i responsabili, mentre in questo caso abbiamo un allenatore che ai microfoni dice che non erano insulti razzisti perché loro in squadra hanno Pasalic. Sì, lo ha detto davvero, e andrebbe deferito alla Figc. Come se dopo Lukaku Allegri avesse derubricato i cori razzisti come banali insulti perché noi abbiamo Pogba. Roba dell’altro mondo.
