Anteprima Siviglia-Juventus

Anteprima Siviglia-Juventus

COME UNA FINALE!
La solita frase agghiacciante a presentare la partita più importante della stagione prima della prossima.
Considerando il rapporto privilegiato da sempre in essere con questo tipo di partite e ricordando quello che è successo ogni volta che di recente il mantra è stato intonato, le premesse non sono delle migliori.

Quando sento Come una finale! torno sempre con la memoria a quella scena de I nuovi mostri in cui Alberto Sordi, dopo una giornata passata con l’anziana (ma sveglissima) mamma a spasso per Roma («Ma che è nòva ‘sta màchina, Franchi’?» «No, so’ du’ anni che ce l’ho, ma’» «Allora so’ du’ anni che non uscìmo assieme») con tanto di granita al caffè con panna a Monte Mario, alla fine su ordine della moglie l’abbandona in un desolante ospizio con ospiti ostaggi angariati («Ma è vero che li menate?») e con voce stentorea si rivolge alle monache ordinando di trattarla COME UNA REGINA!

Non so come siano le celle stanze dell’Hospicio Ramón Sánchez-Pizjuán, certo il depliant illustrativo impreziosito di residui ematici e intarsiato di budella appena recapitato dai Biris Norte (che ce l’hanno un po’ con la curva juventina anche per una questione di orientamento politico) alla Pro Loco che ricorda come il manicomio del giorno di Manchester debba trasformarsi in un inferno in occasione della partita con la Juve non è proprio invitante, ma mentre altri si godono i fasti del gran lusso cinque stelle con vista sulla coppona del 10 giugno p.v., alla nostra Vecchia Signora con la valigia in mano e braccetto alla monaca questo le tocca, l’importante è che sia felice altrimenti ci tocca passa’ una serata a facci gira’ le scatole a Siviglia, dice il Vate.

Nel presentare la partita Cuadrado, ormai si può dire fresco di rinnovo, in preda all’estasi mistica sostiene che bisognerà attaccarli alti e pressarli, poi si ricorda che vicino c’è Acciuga e con risatina isterica aggiunge «… se il Mister ce lo farà fare».
No. Infatti Maccs per fugare qualsiasi dubbio qualche secondo dopo ci terrà a ricordare che la partita può durare 120’, che saranno importanti i cambi, che bisogna abbassa’ le energie sennò si rischia di andare fuori giri e che all’andata si è preso un go’ a campo aperto dove potevamo evitare.
Pressare alti una minchia, Juan, te lo buco quel rinnovo.
Non per fare l’esegesi della frase del Panita, ma chissà se quelle parole sono effettivamente solo una battuta oppure se celano diverse visioni del gioco tra staff tecnico e interpreti in campo?

Dubbi di formazione per il Mister (ma va’?!), uno in difesa, uno a centrocampo e uno in attacco, dice. Il che è interessante, perché implicitamente prevede perfino una fase offensiva!, a meno che il dubbio non sia se schierare Rugani esterno e Gatti prima punta. Però non è preoccupato, perché la squadra si può cambiare domattina, domani pomeriggio, domani sera no perché si gioca ma durante la partita sì (salutatelo finché vi riconosce). Di sicuro in questi due anni un bel po’ di volte l’avremmo cambiata a risultato acquisito, ma se non si può patteggiare un processo in corso, figuriamoci a sentenza pronunciata.

Sembra incredibile, ma anche questa stagione che a tratti è parsa interminabile si sta per chiudere.
Se ci dice male sono rimaste quattro partite, cinque se ci dice peggio, ma la parola fine la scriveranno chissà quando solo i tribunali, a partire dall’appuntamento di lunedì prossimo alla CFA che potrebbe dare qualche misura dei tempi previsti e del calvario che ci spetterà.
E poi sarà finalmente tempo di sentenze, penalizzazioni, debiti, #juvexit, mercato, DS praticamente fatti che salteranno all’ultimo, soluzioni interne, giocatori che scappano, parametri zero sciancati strapagati, Frattesi prezzato come De Bruyne, ma con un’unica solida certezza a cui aggrapparci: la barra dritta di Maccs.

Stasera in campo con (no alarms and no surprises):
Szczęsny; Danilo, Bremer, Sandro (voleva mettere Gatti, Rugani sta meglio di Alex, ma fosse stato per lui avrebbe fatto giocare Bonucci col girello); Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostić (tridente sì, tridente no, tridente gnamme, se famo trecinquedu’ spaghi); Di Maria, Kean (signori, l’allegrata!).
Risponde tra i fumogeni il Siviglia schierando:
Bounou; Navas, Badé, Gudelj, Acuna; Fernando, Rakitić; Ocampos, Lamela, Gil; En-Nesyri.

Andiamo, figuriamoci se dopo l’impero dei sensi di ieri sera mi metto a vedere il pornazzo con le mascherine girato dalla vicina di casa. Che passa l’ospizio? (in quello della mamma del di cui sopra Franchino sordiano la tv era ancora in bianconero, chissà se è un buon segno?! «Sì, ma è un mese che non funziona». Ecco, appunto)
Partiamo alla grandissima con Un’estate ai Caraibi, un diario senza filtri (a parte quelli di Instagram) delle vacanze maggio/settembre di Pogba a Miami, solo per fegati ingrossati su Italia1 alle 21.20. Se lo portasse via un tornado.
Su Twentyseventeen alle 21.07 Mr.Bean: L’ultima catastrofe è un crudo documento sul folle gesto di Fagioli che è costato alla Juve l’accesso alla finale e a lui ha aperto le porte del purgatorio da fuori quota in Next Gen per la stagione 2023/24.
E ora il classico che ha fatto venire voglia a tutti di fare l’hacker nei primissimi anni ’80 e così scroccare le telefonate dalle cabine: Wargames, su RaiMovie alle 21.10, è il resoconto della partita a tic tac toe (il tiqui taca secondo Allegri) tra le procure e la Juventus, in cui l’unica mossa vincente è non giocare. In Europa.
Canale5 alle 21.21 offre alle mogli temporaneamente vedove dei mariti bestemmianti davanti la partita un classico al femminile, The Devil Wears Prada, reportage sulle sfilate newyorchesi di John Elkann alla ricerca di un maglioncino fluo tra il paninaro anni ’80 e i cestoni di Pierino il Fichissimo a via del Corso, stesso periodo storico (corsi e ricorsi della moda).
E chiudiamo con Top Gun, intramontabile successo del compianto regista-di-menare Tony Scott, film da battaglia in cui l’intrepido e spericolato Maccs Gabbionick Anchovy abbatte aerei, scoperchia gabbioni, si tromba la Fabiana e sgomma con la Kawasaki Ninja GPZ900R sul lungomare di Livorno. Su Iris alle 21! Teik ma’ breeet eeeueeeiiiii